Autonomia differenziata: il referendum è un suicidio, avverte Calenda

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha espresso la sua preoccupazione riguardo al referendum sull'Autonomia Differenziata durante un'intervista a SkyTg24 Agenda. Secondo Calenda, il referendum è stato lanciato da Landini e non si poteva dire di no a Landini, perché chi alza i toni deve essere seguito altrimenti ti dicono che non vuoi fare parte del fronte antifascista.

Calenda ha sottolineato che per far passare il referendum occorreranno "13 milioni di voti in più di quanti ne abbiamo presi tutti noi che sosteniamo il referendum". Ha poi aggiunto che "Qualunque sia il risultato, il Paese sarà instabile. E siccome l'Europa poggia su Francia e Germania c'è il rischio che una crisi frani proprio sull'Italia se partisse una speculazione".

Nonostante la legge sull'Autonomia Differenziata sia stata approvata, non è ancora entrata in funzione e sta già creando divisioni nel consenso in Italia. Le regioni del Meridione, come la Calabria e la Campania, hanno deciso di presentare la proposta di referendum abrogativo che vede le forze di centrosinistra tra i primi firmatari.

All’indomani della foto simbolo che vede tutte le opposizioni, ad eccezione di Azione, riunite davanti alla Corte di Cassazione per depositare il quesito del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, è il fantasma del mancato raggiungimento del quorum ad agitare le acque. Ad evocarlo è proprio Carlo Calenda, rivendicando la scelta di non esserci.

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