Talebani e diritti delle donne, una realtà negata

- Le donne afghane, nel loro paese, non possono studiare, ridere, parlare ad alta voce, citando solo alcune delle innumerevoli limitazioni imposte alla loro libertà. Tuttavia, per i talebani, è assurdo accusarli di violare i diritti delle donne, poiché, secondo loro, nessuna discriminazione di genere è in atto in Afghanistan. La replica è arrivata in seguito a un’azione congiunta di Canada, Regno Unito, Germania e Francia, che hanno deciso di portare la questione alla Corte dell'Aja.

Meryl Streep, intervenendo alle Nazioni Unite, ha dichiarato che in Afghanistan «scoiattoli e uccelli sono più liberi delle donne». L'attrice statunitense ha voluto accendere i riflettori sulla condizione delle donne afghane, vittime delle scelte del regime talebano. Durante il suo discorso, ha sottolineato come un gatto femmina a Kabul abbia più libertà di una donna: un gatto può sedersi in veranda e prendere il sole al viso, può rincorrere uno scoiattolo in un parco, mentre una donna non può fare nulla di tutto ciò.

Asila Wardak, ex diplomatica all’Onu e a Kabul prima del ritorno al potere dei talebani, oggi dirigente del Women’s Forum on Afghanistan, ha affiancato Meryl Streep durante l'incontro. Wardak ha raccontato la sua esperienza personale e ha descritto le difficoltà che le donne afghane affrontano quotidianamente. La sua testimonianza ha aggiunto un tocco umano e personale alla denuncia di Streep, rendendo ancora più evidente la gravità della situazione.

Le parole di Streep e Wardak hanno suscitato una forte reazione internazionale, mettendo in luce una realtà che molti preferirebbero ignorare. La situazione delle donne in Afghanistan è drammatica e richiede un intervento immediato da parte della comunità internazionale. Tuttavia, i talebani continuano a negare l'evidenza, sostenendo che le accuse di discriminazione di genere sono infondate e che le donne afghane godono di tutti i diritti fondamentali.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo