Ex Ilva, 15 manifestazioni d'interesse per l'acciaieria di Taranto

- L'ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d'Italia, ha attirato l'attenzione di quindici potenziali acquirenti. La scadenza per la presentazione delle manifestazioni d'interesse è passata alla mezzanotte del 20 settembre. Questo è il secondo tentativo di vendita per il colosso siderurgico, dopo che il primo tentativo aveva visto l'acquisizione da parte di ArcelorMittal.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso fiducia nel fatto che tra le manifestazioni d'interesse ci siano grandi player internazionali e italiani. La notizia è stata accolta con ottimismo anche dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, e dalla vicepresidente Elena Chiorino, che vedono in queste manifestazioni un segnale positivo per il futuro del settore siderurgico italiano.

L'ex Ilva, con il suo nucleo principale a Taranto e altri stabilimenti a Novi Ligure e in altre località, è stata al centro di numerose controversie negli ultimi anni. La gestione dell'acciaieria ha sollevato preoccupazioni ambientali e sanitarie, portando a proteste e interventi governativi. La vendita dell'acciaieria rappresenta un'opportunità per rilanciare il settore e affrontare le problematiche esistenti.

Le quindici manifestazioni d'interesse sono un segnale di vitalità per il settore siderurgico italiano. La speranza è che l'acquisizione porti a investimenti significativi e a una gestione più sostenibile dell'acciaieria. Tuttavia, il rischio di frammentazione è reale, con la possibilità che l'acciaieria venga divisa tra diversi acquirenti. Questo potrebbe complicare ulteriormente la gestione e il rilancio del complesso siderurgico.

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