Israele colpisce Hezbollah a Beirut, eliminati capi militari

- Nel raid israeliano di venerdì pomeriggio, due F-35 hanno colpito il quartiere di Dahiya, alla periferia meridionale di Beirut, eliminando almeno una dozzina di capi militari di Hezbollah. Tra le vittime, Ibrahim Akil e Ahmad Mahmoud Wehbé, figure di spicco dell'organizzazione. Akil, noto come l'addestratore, e Wehbé, mente delle operazioni in Galilea, sono stati uccisi insieme a 14 tra quadri intermedi e militanti.

L'operazione, condotta con precisione chirurgica, ha dimostrato la profonda penetrazione dell'intelligence israeliana nelle strutture e nei canali di comunicazione di Hezbollah. L'unità 8200, branca dell'intelligence militare israeliana, ha giocato un ruolo cruciale. Specializzata in Sigint e cyberwarfare, l'unità ha reso possibile l'esplosione di 3.000 tra pager e walkie talkie, mettendo fuori gioco migliaia di operativi di Hezbollah.

Ahmad Mahmoud Wehbé, nato ad Adloun il 1° novembre 1964 e originario di Baalbeck, ha guidato le operazioni militari di Radwan sul fronte libanese dall'inizio della battaglia di Al-Aqsa fino all'inizio del 2024. Dopo la morte di Wissam Tawil, Wehbé ha assunto la responsabilità dell'unità centrale di addestramento. Ibrahim Akil, invece, era noto per il suo ruolo di addestratore e stratega.

L'attacco ha lasciato sbigottiti per la sua precisione e per l'efficacia con cui è stato condotto. La capacità di Israele di penetrare le difese di Hezbollah e di colpire con tale precisione dimostra un livello di preparazione e di intelligence senza precedenti. L'operazione ha umiliato Hezbollah, mettendo in luce le vulnerabilità dell'organizzazione e la capacità di Israele di sfruttarle a proprio vantaggio.

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