Cannabis light, il Tar sospende il decreto del governo

- Il Tar del Lazio ha recentemente sospeso il decreto del governo italiano che avrebbe reso illegale il CBD, un composto della cannabis privo di effetti droganti. Questa decisione rappresenta un importante passo indietro per il governo, che aveva cercato di equiparare la cannabis light alle droghe pesanti. La sospensione del decreto è stata accolta con favore da molti operatori del settore, che temevano per il futuro della filiera produttiva della canapa industriale in Italia.

La cannabis light, o canapa industriale, è una varietà di cannabis sativa con un basso contenuto di THC, il principio attivo responsabile degli effetti psicotropi. Il CBD, invece, è un cannabinoide non psicoattivo che ha dimostrato di avere numerosi benefici terapeutici. Negli ultimi anni, il mercato della cannabis light è cresciuto esponenzialmente in Italia, con numerose aziende che producono e vendono prodotti a base di CBD, come oli, creme e integratori alimentari.

Il decreto del governo, approvato dalla Camera dei Deputati, avrebbe vietato la vendita di prodotti a base di CBD, mettendo a rischio l'intera filiera produttiva della canapa industriale. La decisione del Tar del Lazio di sospendere il decreto è stata accolta con sollievo dagli operatori del settore, che ora sperano in una revisione della normativa.

La controversia sulla cannabis light in Italia riflette un dibattito più ampio a livello europeo. Mentre alcuni Paesi, come la Germania e la Svizzera, hanno adottato normative favorevoli alla produzione e vendita di prodotti a base di CBD, altri, come la Francia, hanno imposto restrizioni più severe. La sospensione del decreto italiano potrebbe rappresentare un segnale di apertura verso una regolamentazione più equilibrata e favorevole allo sviluppo del settore della canapa industriale.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo