Segreti e scandali dell'eredità Agnelli

- La recente inchiesta trasmessa da La7, intitolata "L'Eredità del Re", ha riportato alla luce una serie di dettagli sconcertanti riguardanti l'eredità della famiglia Agnelli, in particolare quella di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. La trasmissione, una riproposizione della puntata di "100 Minuti" con l'inchiesta "Autostop" di Giovanna Boursier, ha messo in evidenza le intricate vicende giudiziarie che coinvolgono John Elkann e i suoi fratelli, Lapo e Ginevra, tutti indagati per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato.

Tra i documenti sequestrati dalla guardia di finanza, emerge una strategia ben orchestrata per eludere il fisco, che includeva il trasferimento di opere d'arte e oggetti di valore come donazioni, mascherate da regali per compleanni e anniversari. Un file sequestrato elenca, con tanto di date e ricorrenze, i vari eventi speciali, abbinando ogni giorno a un "regalo" specifico, un espediente per giustificare il passaggio di beni ereditari senza destare sospetti.

Un altro aspetto rilevante dell'inchiesta riguarda il cambio di residenza di Marella Caracciolo, da Saint Moritz a Lauenen (Gstaad), suggerito dall'avvocato Peter Hafter in una mail del 2011 indirizzata a John Elkann. Questo trasferimento, apparentemente innocuo, faceva parte di un piano più ampio per evitare l'attenzione delle autorità fiscali italiane, un dettaglio che sottolinea la complessità e la delicatezza delle operazioni messe in atto per gestire l'eredità Agnelli.

La trasmissione di La7 ha inoltre rivelato un diktat di John Elkann, che imponeva di "cancellare la parola Islam" dai documenti relativi all'eredità, un dettaglio che aggiunge un ulteriore strato di mistero e controversia alla già intricata saga familiare. Questo ordine, sconcertante nella sua specificità, solleva interrogativi sulle motivazioni e sugli obiettivi dietro tali istruzioni.

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