Sequestro di 74,8 milioni di euro agli Elkann nell'inchiesta sull'eredità Agnelli

- La Guardia di Finanza ha sequestrato 74,8 milioni di euro ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen. L'operazione è parte di un'inchiesta per frode fiscale legata all'eredità di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. La Procura di Torino ha scoperto conti nascosti e documenti che indicano una presunta frode sull'eredità, che supera i 900 milioni di euro tra immobili e fondi in Lussemburgo, gioielli e opere d'arte.

L'inchiesta ha rivelato che Marella Caracciolo avrebbe mantenuto una residenza fittizia in Svizzera negli ultimi nove anni della sua vita, evitando così il pagamento delle imposte in Italia. La Procura ha deciso di agire per recuperare le imposte non versate, sequestrando conti correnti, azioni, titoli e fondi per un totale di 74,8 milioni di euro. I legali degli Elkann hanno dichiarato che il sequestro è solo un passaggio procedurale e che i loro assistiti sono estranei ai fatti contestati.

Il sequestro è stato disposto dal Gip di Torino e rappresenta un passo significativo nell'inchiesta per frode fiscale. La Guardia di Finanza ha lavorato a stretto contatto con la Procura per portare alla luce la presunta frode e recuperare i fondi nascosti. L'inchiesta ha coinvolto diverse giurisdizioni, tra cui la Svizzera e il Lussemburgo, e ha portato alla scoperta di un vasto patrimonio nascosto.

La vicenda ha suscitato grande interesse per la sua portata e per i nomi coinvolti. La famiglia Agnelli è una delle più influenti in Italia, con un patrimonio che include la Juventus e numerose altre attività. L'inchiesta potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della famiglia e delle sue attività.

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