Il Ftse Mib cede il 2,52% a 19.032 punti. Unico titolo del Ftse Mib a schivare le vendite oggi è Diasorinc on oltre +2,4% che si conferma quest'anno il titolo rifugio nei momenti in cui l'allerta covid torna a pesare sui mercati. A Hong Kong il titolo HSBC è scivolato ai minimi dal lontano 1995 portando a oltre -50% il suo saldo Ytd. Si aggrava il saldo negativo di Piazza Affari dopo la prima ora e mezza di contrattazioni.
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Male anche il comparto oil e oil service in scia al forte calo del prezzo del petrolio: Saipem -4,55%, Eni -4,3%, Tenaris -4,09%. Nel frattempo si stanno muovendo in profondo rosso anche i future di Wall Street: Dow Jones a -1,61% e S&P500 a -1,41%. Nel dettaglio il Brent è scambiato a 42,45 dollari al barile, in calo dell'1,62%, mentre il Wti a 40,37 (-1,80%). Nel mercato dei cambi, il cross euro/dollaro sta trattando a 1,1792 (-0,38%), mentre quello euro/sterlina a 0,9180 (+0,04%).
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Tra i peggiori a Piazza Affari i comparti(-4,44%),(-4,24%) e(-3,83%).In questaper la Borsa di Milano, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.La peggiore è, che scivola del 6,65%.Vendite a piene mani su, che soffre un decremento del 5,93%.Si concentrano le vendite su, che soffre un calo del 5,20%.Vendite su, che registra un ribasso del 4,81%.Al Top tra le azioni italiane a(+2,86%),(+1,41%) e(+0,81%).
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La Borsa oggi, 21 settembre 2020, inizia la settimana in rosso in scia degli aggiornamenti relativi l’andamento dei nuovi contagi, che hanno già portato all’adozione di lockdown parziali. Indicazioni ribassiste arrivano anche dal comparto bancario, dopo i presunti movimenti di denaro di origine illecita che avrebbero coinvolto Hsbc e Standard Chartered. Lettera anche sull’australiano S&P/ASX 200 (-0,71%) mentre il Nikkei ha chiuso di poco sopra la parità (+0,18%).
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Alla stessa ora il FTSE Italia All Share perdeva il 2,45%. Alle 11.20 il FTSEMib era in flessione del 2,59% a 19.019 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.929 punti e un massimo di 19.440 punti. Spicca il ribasso di UniCredit (-4,07% a 7,256 euro), dopo aver lasciato sul terreno oltre il 6% la scorsa settimana. Intonazione negativa per i titoli del settore bancario, che confermano il trend delle ultime sedute.
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