Sciopero dei treni, lunedì nero per i pendolari

- Lunedì 30 settembre si prospetta una giornata particolarmente difficile per i pendolari lombardi, a causa dello sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali ORSA e Uiltrasporti. Dalle ore 3:00 del mattino di lunedì fino alle 2:00 di martedì 1 ottobre, la circolazione dei treni regionali, suburbani e dei collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona subirà variazioni e cancellazioni. Questo sciopero, che coinvolgerà il personale ferroviario di Trenord, rischia di rendere complicati, se non impossibili, gli spostamenti per studenti e lavoratori.

Le fasce di garanzia, previste dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00, potrebbero non essere sufficienti a garantire un servizio adeguato, considerando l'elevato numero di pendolari che quotidianamente utilizzano i treni per raggiungere le proprie destinazioni. La situazione si inserisce in un contesto già critico, con tre giornate di sciopero programmate nel giro di poco più di due settimane, mettendo ulteriormente in crisi la circolazione di metropolitane, autobus, tram e treni.

Il nuovo sciopero dei treni, indetto per lunedì 30 settembre, avrà ripercussioni significative sulla mobilità in tutta la Lombardia. Gli utenti del servizio ferroviario regionale, suburbano e aeroportuale dovranno fare i conti con variazioni e cancellazioni delle corse, rendendo ancora più difficile la gestione degli spostamenti quotidiani. La protesta, che coinvolgerà il personale di Trenord, si protrarrà dalle 3:00 del mattino di lunedì fino alle 2:00 del mattino di martedì 1 ottobre, con fasce di garanzia previste dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

In questo scenario, i pendolari milanesi si troveranno ad affrontare un lunedì nero, con ripercussioni che si faranno sentire anche nei giorni successivi. La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che settembre e ottobre saranno mesi particolarmente difficili per i pendolari, con tre giornate di sciopero programmate in poco più di due settimane. Questo potrebbe mettere in crisi la circolazione di metropolitane, autobus, tram e treni, rendendo ancora più difficile la gestione degli spostamenti quotidiani per studenti e lavoratori.

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