Israele attacca il Libano, incursioni di terra e bombardamenti aerei

- Nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre 2024, le forze armate israeliane hanno lanciato una serie di attacchi via terra nel sud del Libano, segnando la prima incursione di questo tipo dal 2006. Secondo fonti del Ministero della Sanità libanese, gli attacchi hanno causato almeno 95 morti e 172 feriti nelle ultime 24 ore. Gli scontri, che si sono concentrati nella periferia meridionale di Beirut, hanno visto l'impiego di unità speciali israeliane, sebbene il numero esatto delle truppe coinvolte non sia stato reso noto.

La situazione al confine tra Israele e Libano è precipitata rapidamente, con bombardamenti massicci e incursioni dell'IDF (Israel Defense Forces) in territorio libanese. Nonostante gli sforzi dell'ONU e della diplomazia internazionale per raggiungere una tregua, le operazioni militari israeliane sono proseguite, colpendo duramente le aree meridionali del Libano. Un funzionario della sicurezza israeliano ha dichiarato che, contrariamente alle precedenti affermazioni dell'IDF di "pesanti combattimenti" in corso, non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Libano.

Gli attacchi aerei israeliani hanno colpito ripetutamente la capitale libanese Beirut, causando una notte di violenza e distruzione. Le truppe israeliane, che hanno effettuato sortite di terra limitate, hanno attraversato solo una breve distanza oltre il confine, secondo quanto riferito da un funzionario della sicurezza israeliano. Quest'ultimo ha aggiunto che un'operazione più ampia, con l'obiettivo di colpire la capitale libanese, "non è sul tavolo".

La guerra tra Israele e Hezbollah in Libano ha raggiunto una nuova fase, con l'intervento delle truppe israeliane via terra. Gli Stati Uniti hanno avvertito della possibilità di un attacco missilistico da parte dell'Iran, aumentando ulteriormente le tensioni nella regione. La situazione rimane estremamente volatile, con la popolazione civile del sud del Libano che si trova in grave pericolo di vita a causa dei continui bombardamenti e delle incursioni militari.

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