Il dramma delle adozioni forzate in Belgio

27/09/2024 - In Belgio, una questione che scuote da anni la Chiesa cattolica è quella delle cosiddette adozioni forzate, un fenomeno che ha visto bambini sottratti alle madri con la complicità delle suore. Questo dramma è stato vissuto in prima persona da Lieve Soens, una donna di 50 anni, adottata da una coppia belga subito dopo la sua nascita nel 1974 in una clinica di Dunkerque, nel nord della Francia. La sua storia è emblematica di un sistema che ha operato nell'ombra, lontano dagli occhi dell'opinione pubblica.

Lieve Soens sta cercando di capire in quali condizioni la sua madre biologica, all'epoca adolescente, fu portata a Dunkerque da suore belghe provenienti da Lommel, una cittadina situata a più di 200 chilometri di distanza. La giovane madre, costretta a partorire lontano da casa, non avrebbe mai più rivisto la sua bambina. Questo episodio, che rappresenta solo uno dei tanti casi di adozioni forzate, mette in luce le pratiche discutibili e spesso crudeli adottate da alcune istituzioni religiose.

Nel frattempo, Papa Francesco, durante la sua visita in Belgio, ha incontrato le vittime di violenze sessuali commesse da ecclesiastici, un altro scandalo che ha profondamente segnato la Chiesa belga. Tuttavia, il Pontefice ha anche affrontato il tema delle adozioni forzate, sottolineando l'importanza di fare chiarezza su questi episodi e di offrire supporto alle vittime. Parlando alla prestigiosa Università Cattolica di Lovanio, che celebra i suoi 600 anni, Francesco ha ribadito che la formazione culturale non deve essere fine a sé stessa, ma deve servire a generare nuove idee e stimoli per affrontare le sfide della società.

La visita del Papa ha attirato migliaia di fedeli a Lovanio, una cittadina belga a 26 chilometri da Bruxelles. Nonostante la pioggia incessante, circa cinquemila persone si sono radunate nella piazza centrale per salutare Francesco, che ha attraversato la folla a bordo di un golf cart. La decana della Facoltà di Teologia e Studi religiosi dell'Università Cattolica di Lovanio, Bénédicte Lemmelijn, ha sottolineato l'importanza di servire la Chiesa in modo criticamente leale, un principio che guida l'istituzione da secoli.