Il ritorno del nucleare in Italia: una scelta strategica per il futuro energetico

- L'Italia si prepara a un ritorno al nucleare, una decisione che potrebbe avere un impatto significativo sull'economia nazionale. Secondo uno studio presentato da Edison, Ansaldo Nucleare e Ambrosetti al Forum Teha di Cernobbio, l'investimento nel nucleare di nuova generazione potrebbe contribuire al PIL italiano con oltre 50 miliardi di euro entro il 2050. Questo sviluppo non avverrà attraverso la costruzione di grandi centrali nucleari come quelle di Caorso, ma tramite l'implementazione di Small Modular Reactor (SMR) e Advanced Modular Reactor (AMR), mini reattori che possono essere installati dove la domanda di energia è più alta.

Gli SMR e gli AMR rappresentano una rivoluzione nel campo dell'energia nucleare. Questi reattori, di dimensioni paragonabili a quelle di un monolocale, offrono una maggiore flessibilità rispetto alle tradizionali centrali nucleari. Possono essere installati in aree con alta domanda energetica, riducendo così la necessità di trasportare energia su lunghe distanze. Inoltre, la loro costruzione e manutenzione richiede meno tempo e risorse, rendendoli una soluzione più economica e sostenibile.

Il ritorno al nucleare è visto come una risposta alla crescente necessità di indipendenza energetica. La transizione verso fonti di energia rinnovabile è fondamentale, ma richiede tempo. Nel frattempo, l'energia nucleare può fornire una fonte continua e affidabile di energia, riducendo la dipendenza dell'Italia dalle importazioni di energia. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha sottolineato l'importanza di questa scelta, affermando che il Paese ha bisogno di energia continua per sostenere la crescita economica.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo