Raid israeliano a Beirut, ucciso Ibrahim Aqil, numero due di Hezbollah

- Ibrahim Aqil, figura di spicco di Hezbollah, è stato ucciso in un raid israeliano nella periferia sud di Beirut. Aqil, comandante della Forza Radwan e membro del Consiglio della Jihad, era ricercato dagli Stati Uniti con una taglia di 7 milioni di dollari sulla testa. La sua morte rappresenta un colpo significativo per Hezbollah, gruppo terroristico libanese pro-iraniano.

Il raid, condotto dalle Forze di difesa israeliane (Idf), è il terzo attacco aereo su Beirut dall'inizio della guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. La Unit 8200, squadra dell'intelligence israeliana specializzata in cyber warfare, ha avuto un ruolo cruciale nell'operazione. Solo una settimana fa, il capo della Unit 8200 si era dimesso per non aver impedito l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Ora, l'unità si gode un successo tattico quasi senza precedenti.

Aqil era una figura storica di Hezbollah, coinvolto nell'attentato all'ambasciata americana a Beirut nel 1983. La sua morte segna un altro capitolo nel conflitto mediorientale, caratterizzato da esplosioni di walkie talkie e cercapersone, e schermaglie al confine tra Israele e Libano. La Forza Radwan, da lui comandata, è nota per le sue operazioni d'élite e il suo ruolo strategico all'interno di Hezbollah.

L'operazione israeliana ha colpito duramente Hezbollah, ma il gruppo ha dimostrato in passato di saper reagire a perdite significative. La morte di Aqil potrebbe avere ripercussioni sulle dinamiche interne del gruppo e sulla sua capacità operativa. Tuttavia, Hezbollah ha una struttura complessa e ben organizzata, capace di adattarsi rapidamente alle nuove circostanze.

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