Boccia sotto inchiesta per minacce e lesioni

- Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei, è al centro di un'indagine della Procura di Roma. Le accuse sono gravi: violenza e minacce a corpo politico e lesioni personali aggravate. Tutto è iniziato con la denuncia presentata dall'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Secondo i pm, Boccia avrebbe messo in atto minacce tali da compromettere la figura politica e istituzionale di Sangiuliano, con l'obiettivo di ottenere una nomina a consulente per i Grandi eventi.

La perquisizione nella casa di Boccia ha portato alla luce un vasto materiale informatico. Tre cellulari, cinque schede sim, due pen drive, due pc e un tablet sono stati sequestrati dai carabinieri. Gli investigatori stanno ora analizzando le chat tra Boccia e Sangiuliano, oltre a documenti e mail riguardanti lo stato clinico della gravidanza della donna. Le chat con la moglie di Sangiuliano, Federica Corsini, sono anch'esse sotto esame.

L'inchiesta si concentra sullo sviluppo patologico della relazione tra Boccia e Sangiuliano. Le minacce, secondo l'accusa, erano mirate a turbare l'attività politica dell'ex ministro. La pm Giulia Guccione sostiene che le azioni di Boccia erano finalizzate a ottenere vantaggi personali, sfruttando la sua posizione di potere.

Le operazioni di estrapolazione dei dati dai dispositivi sequestrati sono in corso. Gli inquirenti vogliono verificare il contenuto dei device trovati nell'armadio della casa di Boccia a Pompei. L'obiettivo è ricostruire il quadro completo delle comunicazioni tra l'imprenditrice e l'ex ministro.

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