Milano chiude debole con l'energia, corre Italgas

- In una giornata caratterizzata da una scarsa presenza di dati macroeconomici e dall'attesa per l'inizio della stagione delle trimestrali, le principali Borse europee hanno chiuso in calo. Milano, in particolare, ha registrato una flessione dello 0,24%, in linea con gli altri listini del continente. Le tensioni in Medio Oriente e i dazi imposti dalla Cina sui brandy e le auto di grossa cilindrata europei hanno pesato sui mercati, contribuendo a un clima di incertezza.

Il forte calo del prezzo del petrolio ha messo in difficoltà il comparto dell'energia, con Saipem che ha perso il 2,5%, Eni il 2,1% e Tenaris il 2%. Nonostante ciò, Italgas ha brillato, distinguendosi positivamente in un contesto generalmente negativo. Il FTSE MIB, principale indice della Borsa di Milano, ha chiuso invariato rispetto alla vigilia, attestandosi a 33.749 punti. Le implicazioni tecniche suggeriscono una prosecuzione della giornata in senso erratico, con una resistenza vista a quota 33.923 e un primo supporto stimato a 33.539.

Lo spread tra Btp e Bund ha concluso la seduta in lieve calo a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%. Questo dato, sebbene non particolarmente allarmante, riflette comunque una certa tensione sui mercati obbligazionari, in un contesto di generale incertezza economica.

In sintesi, la giornata odierna ha visto una debolezza diffusa sui mercati europei, con Milano che ha seguito il trend negativo, sebbene con alcune eccezioni positive come Italgas.

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