La testimonianza a Fanpage.it di Giovanni Cesari, responsabile dell'Unità emergenza di WeWorld, che ha un team anche ad Aleppo, tra le zone più colpite dal terremoto che ha devastato Siria e Turchia: "Situazione difficile per un Paese che da 12 anni vive una delle guerre più atroci dell'ultimo secolo".
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Le immagini dei droni mostrano la distruzione nella città di Sarmada, nelle campagne della provincia siriana nordoccidentale di Idlib, al confine con la Turchia. Nelle immagini l'intervento dei membri della protezione civile siriana, noti come Caschi Bianchi, alla ricerca di vittime sotto le macerie a seguito del terremoto della scorsa notte che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale.
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Il terremoto iniziato la scorsa notte e che continua a flagellare il Sud-Est della Turchia, con diverse scosse di assestamento, sarebbe stato scatenato dalla spaccatura della faglia che divide la placca araba e quella anatolica. In termini di energia rilasciata, l’evento geologico è equivalente a 32 atomiche di Hiroshima, e mille volte superiore al terremoto di Amatrice del 2016. In pochi secondi, infatti, l’Anatolia ha fatto un salto di tre metri verso sud-ovest, con un movimento di…
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Ci vorrà purtroppo molto tempo prima di avere un quadro definitivo delle vittime e dei danni causati dai terremoti avvenuti nell'area della Turchia meridionale nella notte e poi in tarda mattinata del 6 febbraio 2023. I terremoti hanno fatto registrare valori di Magnitudo 7,8 e 7,5 e sono stati seguiti seguiti da numerose scosse di assestamento che continueranno per giorni, settimane e forse mesi. Ma già si cerca di capire cosa li abbia causati.
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La terra si è spaccata per 150 chilometri e l'Anatolia si è spostata di 3 metri. In Turchia uno dei sismi più forti degli ultimi anni di Elena Dusi Aybige Akingi, sismologa turca dell'Ingv. "Il governo ha stanziato fondi per costruire case resistenti, ma solo in piccola parte hanno raggiunto l'est". Dopo la scossa principale di 7.8 in mattinata nuovo sisma di 7.5
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/18 Getty "Sono profondamente rattristata per il terribile terremoto al confine turco-siriano. I miei pensieri sono con le persone uccise, quelle intrappolate, quelle ferite e con tutti i soccorritori che fanno del loro meglio per salvare vite umane. L'Europa è al fianco del popolo turco e siriano in questo momento di difficoltà". Lo scrive in un tweet la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola
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Il «numero 1» dell’Ingv, Carlo Doglioni: «È come se la Turchia si fosse mossa verso Sudovest e e l’Arabia verso Nordest». Quella è «una zona altamente sismica: il rischio è di altre scosse più intense. L'allerta tsunami è rientrata, ma c’è il pericolo frane»
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