Scholz respira dopo il voto in Brandeburgo

- Il Brandeburgo, il grande Land dell'ex Ddr che ingloba Berlino, ha visto una rimonta significativa della Spd, il partito socialdemocratico di Olaf Scholz. Con il 31,3% dei voti, la Spd del governatore uscente Dietmar Woidke si conferma primo partito, arginando l'onda dell'ultradestra rappresentata dall'AfD, che si ferma al 29,5%. Questo risultato è stato accolto con sollievo dai vertici del partito, che temevano un crollo.

Kevin Kühnert, capo organizzativo della Spd, ha descritto la vittoria come una "rimonta furiosa". Axel Schaefer, deputato di lungo corso della Spd, ha espresso soddisfazione per il risultato, definendolo una "bellissima sorpresa". Tuttavia, Schaefer ha anche invitato il cancelliere Scholz a reinventarsi per mantenere la fiducia degli elettori.

Il cancelliere Scholz, attualmente negli Stati Uniti per l'Assemblea generale dell'Onu, ha risposto con un semplice "sto bene, grazie" alle domande sui risultati elettorali. La sua impopolarità, però, continua a pesare sulla coalizione di governo.

Il successo della Spd in Brandeburgo è cruciale non solo per il partito, ma anche per la stabilità del governo federale. Un crollo della Spd nel Land che circonda la capitale avrebbe potuto innescare un terremoto politico. La vittoria di Woidke, alla guida del governo regionale da 11 anni, rappresenta quindi un importante segnale di continuità.

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