Crisi della sanità italiana: tagli drastici e carenza di personale

Negli ultimi anni, il sistema sanitario italiano ha subito una serie di tagli drastici che hanno portato alla chiusura di ospedali e alla riduzione del personale medico. Questa situazione ha creato una crisi che mette a rischio le cure per tutti.

La riduzione dei posti letto

Tra il 2020 e il 2022, gli ospedali italiani hanno visto una riduzione di 32.500 posti letto. Questo calo è stato particolarmente drastico, passando da 257.977 posti nel 2020 a 225.469 nel 2022. Si stima che attualmente manchino almeno 100.000 posti di degenza ordinaria e 12.000 di terapia intensiva.

La fuga dei medici

Parallelamente alla riduzione dei posti letto, c'è stata anche una fuga di medici dalle strutture pubbliche. Tra il 2019 e il 2022, oltre 11.000 medici hanno lasciato le strutture pubbliche, aggravando ulteriormente la situazione.

La chiusura degli ospedali

La crisi non si limita alla riduzione dei posti letto e alla fuga dei medici. Negli ultimi dieci anni, 95 ospedali sono stati chiusi in Italia, una riduzione del 9%. Nel 2012, c'erano 1.091 ospedali, mentre nel 2022 il numero è sceso a 996. La riduzione è stata più consistente per gli ospedali pubblici, con 67 strutture in meno, passando da 578 a 511.

La necessità di una riforma

Di fronte a questa crisi, è evidente la necessità di una grande riforma strutturale. Il servizio sanitario soffre e le cure per tutti sono a rischio. È necessario un intervento immediato per garantire che tutti abbiano accesso alle cure di cui hanno bisogno. La situazione attuale è insostenibile e richiede un'azione decisa per garantire il futuro della sanità in Italia.

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