Civitella, cosa successe il 29 giugno 1944: la strage nazista nel paese che attendeva gli alleati

Civitella, cosa successe il 29 giugno 1944: la strage nazista nel paese che attendeva gli alleati
ilmessaggero.it INTERNO

Perché il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha deciso di andare a Civitella in Val di Chiana per commemorare il 25 Aprile? Il Presidente ha scelto un Comune toscano, in provincia di Arezzo, dove si consumò una strage nazista che fece 244 morti che definisce «terribile, disumana, pianificata a freddo e portata a termine tramite delazioni», e contraria ad ogni codice morale e militare. Qui, infatti, il 29 giugno 1944 è andato in scena uno dei tanti eccidi nazifascisti che hanno insanguinato l'Italia durante la ritirata nazista. (ilmessaggero.it)

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Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha deposto una corona di fiori al Milite Ignoto per celebrare la Festa della Liberazione. ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente della Repubblca Sergio Mattarella è appena arrivato all’Altare della Patria, accolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Sull'antifascismo è doverosa l'unità popolare»: questo è il messaggio che il Capo dello Stato ha voluto mandare per la festa della Liberazione che non è, a suo dire, una festa della libertà genericamente intesa. (ilmessaggero.it)

Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – "Sono venuto, oggi, qui a Civitella, uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra, trucidate, in quel 1944, sul territorio nazionale e all'estero. (LA NAZIONE)

IL VIDEO. 25 aprile, Mattarella: senza memoria stragi non c'è futuro

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Con questa citazione di Aldo Moro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso il suo intervento per le celebrazione del 25 aprile a Civitella Val di Chiana, in provincia di Arezzo, che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. (La Stampa)

Senza memoria, non c'è futuro. Una lunga di scia di sangue ha accompagnato il cammino dell'Italia verso la Liberazione". (il Dolomiti)