Perché non possiamo dirci antifascisti: l’uso distorto della memoria

Perché non possiamo dirci antifascisti: l’uso distorto della memoria
Nicola Porro INTERNO

I media italiani sono adesso scossi dal gran rifiuto della Rai a consentire che Antonio Scurati leggesse sulla “terza rete” un piccolo monologo sul 25 aprile (1 min. circa) che si concludeva alludendo a una conseguenzialità tra i crimini del Ventennio e l’attuale governo in carica. Mentre salivano verso il cielo le urla di chi gridava alla censura, ecco la presidente Giorgia Meloni – sulla sua pagina Facebook – postare l’intervento del romanziere. (Nicola Porro)

Su altri giornali

Trasferire la Resistenza dal piano morale a quello militare, come elemento decisivo della Campagna d’Italia, non rende giustizia né alla verità né alla Storia. E con buona pace delle riletture apparse sulla Stampa. (Liberoquotidiano.it)

Il ricordo della liberazione dal nazi-facismo,della conquista delle libertà civili disperse negli anni della dittatura, si è sbiadito. “La ricorrenza del 25 aprile è stato quasi sempre un giorno di divisione. (CatanzaroInforma)

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, l’ultimo del Regno d’Italia, stabilì, con un decreto, che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”. (Taranto Buonasera)

25 aprile/2. Fu guerra civile, non solo di Liberazione: e lo rivendicate pure, fascisti?

Anche quest'anno la solita solfa sulla Liberazione: il fascismo è morto 80 anni fa, quindi non può esserci in giro nemmeno un fascista. È giusto festeggiare il 25 Aprile, ma non significa andare addosso a qualcosa che non c'è. (ilGiornale.it)

Il 25 aprile consente a chi contesta il 25 aprile di farlo senza conseguenze. Il 25 aprile rende possibile ogni annuale – e… (la Repubblica)

Seconda metà di Aprile 1945, 79 anni fa. L’insurrezione scoppia in Italia dopo venti mesi di occupazione nazista e cinque anni di guerra: da allora, l’Italia antifascista festeggia con il 25 aprile la liberazione dal nazifascismo e la fine della guerra. (Contropiano)