Il 25 Aprile a Roma, tensione fra Brigata ebraica e manifestanti pro Palestina: insulti e gestacci, sassi contro i cronisti
Tensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e quelli di Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo, nel corso delle celebrazioni per il 25 Aprile. Tra i fischi e gli insulti è stato lanciato anche qualche petardo. A ogni «Free Free Palestine» dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina e sassi contro i cronisti. (Giornale di Sicilia)
La notizia riportata su altri media
A Milano presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein e lo scrittore Antonio Scurati che ha letto sul palco il monologo per il 25 aprile censurato dalla Rai. Cariche della polizia per farli arretrare. (Il Sole 24 ORE)
È stato un ragazzo palestinese”, il racconto di un membro della Brigata ebraica, vittima di un’aggressione in Piazza Duomo, a due passi dalla manifestazione per il 25 aprile. Hanno iniziato a inveire, avevo una bandiera della Brigata ebraica che ha diritto a partecipare al 25 aprile perché c’era durante le lotte per la liberazione, mi hanno strappato la bandiera e l’asta e volevano iniziare a picchiarci. (ilmessaggero.it)
Tensioni a scontri in piazza Duomo a Milano, al termine del corteo per il 25 aprile organizzato dall'Anpi. Dopo aver cercato di superare le transenne che li separavano dal palco, i manifestanti pro Palestina hanno ingaggiato uno scontro con polizia e carabinieri in assetto antisommossa. (Il Mattino di Padova)
Cariche degli agenti in tenuta antisommossa. Respinta la carica, i manifestanti provano a ripartire in corteo. (Il Sole 24 ORE)
«Dal Donbass alla Palestina, liberazione dalla Nato assassina» lo striscione esposto dagli attivisti al passaggio dello spezzone della comunità ebraica. «Siete come i nazisti», urla e insulti dei filopalestinesi al passaggio della Brigata ebraica al corteo del 25 Aprile a Milano. (ilmattino.it)
Con amarezza aggiunge: «Purtroppo non stiamo vivendo il 25 aprile per quello che dovrebbe essere: una festa». “Ricorda che il nostro posto è qui”, sottolinea il vicepresidente Ucei Milo Hasbani. (Moked)
