Ex Ilva. Fiom: non ci siamo ancora

Fiom-Cgil INTERNO

"Le lavoratrici e i lavoratori dell'ex Ilva si sono battuti insieme alle organizzazioni sindacali in maniera unitaria per un cambio di gestione dell'azienda che determinasse la ripartenza della produzione di acciaio e il ritorno al lavoro di tutti in sicurezza. Abbiamo esposto al Governo e ai commissari straordinari la condizione dei lavoratori all'interno degli impianti. Non siamo più disponibili a discutere di piani di lungo periodo, per noi vale l'accordo del 2018 e per realizzarlo servono le risorse adeguate. (Fiom-Cgil)

Ne parlano anche altre fonti

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Questa somma, proveniente dalla gestione straordinaria di Ilva, si aggiungerà agli analoghi 150 milioni stanziati solo poche settimane fa. L'operazione, di cui il governo ha promesso una norma ad hoc la prossima settimana, mira a garantire una continuità operativa imprescindibile per il complesso siderurgico. (QuiFinanza)

Hanno combattuto insieme per cacciare i Mittal, per pubblicizzare Acciaierie d’Italia, adesso, nella riunione in cui il ministro Urso ha esposto la bozza del piano industriale, i sindacati stanno sul piede di guerra. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il governo e i commissari straordinari hanno presentato il nuovo piano industriale per Acciaierie d'Italia: produzione di sei milioni di tonnellate entro il 2026 e sostituzione di due altiforni con forni elettrici. (Start Magazine)

Domani, lunedì 6 maggio, il "piano di salvataggio" dell'ex Ilva predisposto dal governo Meloni approderà sui tavoli della Commissione europea. (Taranto Buonasera)

La notizia era già stata comunicata ai sindacati, ma ora è ufficiale: il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha detto al Sole 24 Ore che all’Ilva gestita dai commissari di Acciaierie d’Italia arriveranno questa settimana 150 milioni “provenienti dal patrimonio destinato” per tenere aperta la baracca. (Il Fatto Quotidiano)