Rivisitazione della giustizia nel carcere minorile Beccaria

Corpo dell'

Nel cuore di Milano, l'Istituto Penale per Minorenni "Beccaria" è stato recentemente al centro di un'indagine riguardante presunte torture e maltrattamenti ai danni dei minori reclusi. In un caso, si sospetta addirittura un tentativo di violenza sessuale.

Agenti sotto inchiesta

Tredici agenti sono finiti in carcere per le accuse di maltrattamenti e torture. Non tutti gli arrestati hanno presentato istanza di scarcerazione. La giudice Stefania Donadeo ha valutato le posizioni degli otto agenti sospesi, in particolare di quelli che avevano presentato istanze.

Cambiamenti nelle misure cautelari

La giudice Donadeo ha concesso i domiciliari a tre degli agenti arrestati: Salvatore Imbimbo, Danilo Iacobucci e Giuseppe Di Cerbo. Inoltre, la sospensione è stata revocata per un agente originario di Avellino, a seguito dell'interrogatorio di garanzia.

Ritorno al lavoro per alcuni agenti

Cinque degli agenti sospesi sono tornati al lavoro. La decisione è stata presa dopo un'attenta valutazione delle circostanze e delle prove presentate. Questo sviluppo segna un passo importante nel processo di giustizia per i presunti abusi commessi all'interno dell'istituto.

L'indagine in corso all'Istituto Penale per Minorenni "Beccaria" di Milano ha portato alla luce gravi accuse di maltrattamenti e torture. Mentre il processo continua, la giustizia sta lentamente facendo il suo corso, con alcuni agenti che tornano al lavoro e altri che rimangono sotto custodia cautelare. La situazione rimane in evoluzione e sarà importante seguire gli sviluppi futuri.

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