Ilaria Salis, una lotta per la giustizia in Ungheria

Ilaria Salis, una maestra di Monza, è attualmente detenuta in Ungheria. Il suo nome è risuonato più volte durante le celebrazioni del 25 aprile, giorno della liberazione in Italia. Il padre di Ilaria, Roberto Salis, ha preso parte a diverse manifestazioni, lanciando appelli per la liberazione della figlia.

Un padre in prima linea

Roberto Salis, padre di Ilaria, è stato in prima fila durante il corteo dell'Anpi a Roma. Ha espresso il suo sostegno alla figlia, dichiarando: "Sono qui per Ilaria, mia figlia è antifascista e questa è casa sua. Sono qui a rappresentarla fintanto che non può venire con le sue gambe". Queste parole hanno risuonato tra la folla, sottolineando l'importanza della lotta di Ilaria.

La solidarietà di Monte Sole

Durante una visita a Monte Sole, Bologna, Roberto Salis ha trovato solidarietà per la causa di sua figlia. Visibilmente commosso, ha dichiarato: "Le sarebbe piaciuto essere qui". Ha inoltre sottolineato che Ilaria, candidandosi al Parlamento Europeo, non sta cercando di sfuggire a un processo, ma chiede che vi sia un processo giusto.

La lotta di Ilaria

Ilaria Salis è nota per la sua lotta contro le ingiustizie. Era in Ungheria per protestare contro le manifestazioni del giorno dell'onore, che in Germania e Italia sarebbero proibite per apologia di nazismo e fascismo. Secondo un'interpellanza dell'onorevole Benifei all'Europarlamento, queste manifestazioni in Ungheria sono addirittura finanziate dal governo ungherese con fondi europei.

La battaglia legale

La battaglia legale di Ilaria in Ungheria si preannuncia difficile. Secondo Roberto Salis, le carte processuali non sono mai state tradotte in italiano, rendendo praticamente impossibile per Ilaria difendersi adeguatamente. Nonostante le difficoltà, la famiglia Salis e i sostenitori di Ilaria continuano a lottare per la sua liberazione.

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