Cresce la tensione nei campus universitari americani: proteste pro-Gaza e arresti

Le proteste pro-Gaza stanno aumentando nelle università americane, alimentando una tensione crescente nei campus da Washington alla California. Queste manifestazioni, che si stanno svolgendo in tutto il paese, sono state descritte come molto più intense rispetto agli eventi di Charlottesville citati dal presidente Joe Biden come una delle ragioni per cui ha deciso di correre per la Casa Bianca.

Proteste in tutta la nazione

Le proteste si stanno diffondendo in tutto il paese, con raduni e sit-in programmati in numerose università. Tra queste ci sono Georgetown e Fordham, due atenei gesuiti situati rispettivamente a Washington e New York, Penn State e Syracuse, Purdue nell'Indiana, Brown in Rhode Island e Stanford in California. Altre proteste sono state organizzate anche per domani, segno che la situazione non mostra segni di calma.

Arresti a Los Angeles

La situazione è particolarmente tesa nel campus di Los Angeles della University of Southern California, dove le ultime notizie riportano 93 arresti effettuati dalla polizia per violazione di proprietà privata durante le manifestazioni contro la guerra di Israele e Hamas. Gli studenti, alcuni dei quali indossavano kefiah e tenevano cartelli con scritte come "Palestina libera" e "zona liberata", hanno riempito l'Alumni Park prima dell'alba, allargando il raduno nel pomeriggio con tamburi e inni.

Riflessioni finali

Queste proteste, che continuano a diffondersi nei campus universitari americani, rappresentano un segnale forte della crescente preoccupazione per la situazione a Gaza. La solidarietà mostrata verso gli studenti pro-palestinesi arrestati alla Columbia e in altre università degli Stati Uniti è un chiaro indicatore del crescente malcontento. Con l'aumento delle tensioni e l'escalation delle proteste, la situazione nei campus universitari americani rimane incerta.

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