Texas, domani l'esecuzione di un uomo che anche investigatori ritengono innocente

Texas, domani l'esecuzione di un uomo che anche investigatori ritengono innocente
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Virgilio ESTERI

Il Texas ha fissato per domani l'esecuzione di un uomo condannato a morte 20 anni fa per la morte della figlia di due anni. Ma da allora gli stessi investigatori che accusarono Robert Leslie Roberson... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma sono tanti quelli che ritengono che l'uomo sia innocente e vittima di un clamoroso errore giudiziario. (Fanpage.it)

Potrebbe essere l'ultimo giorno di Roberson sulla Terra perché si attende ancora un ultimo, insperato, atto di clemenza del governatore dello Stato, Greg Abbott, e del Texas Board of Pardons and Paroles. (Corriere della Sera)

Il Texas ha fissato per domani l'esecuzione di un uomo condannato a morte 20 anni fa per la morte della figlia di due anni. Ma da allora gli stessi investigatori che accusarono Robert Leslie Roberson di aver ucciso nel 2002 la figlia scuotendola in modo troppo violento, ora sono convinti che a provocare la morte di Nikki furono complicazioni di una polmonite. (Adnkronos)

Texas, autistico condannato a morte per la “sindrome del bambino scosso”: ma crescono i dubbi sulla sua innocenza

Robert Roberson verrà ucciso oggi in Texas con un'iniezione letale. La piccola è morta in ospedale, dove era arrivata ormai in stato comatoso, a causa della «sindrome del bambino scosso». (il Giornale)

È prevista per oggi, giovedì 17 ottobre, l'esecuzione di Robert Roberson, il 57enne autistico condannato a morte in Texas, negli Stati Uniti, per aver ucciso nel febbraio del 2002 la figlia di due anni, Nikki. (Today.it)

Il detective Brian Wharton era stato decisivo nel convincere i giudici a condannarlo. Roberson è stato condannato alla pena capitale per aver ucciso oltre venti anni fa la figlia di due anni Nikki scuotendola violentemente e provocandole un trauma cranico letale. (Il Fatto Quotidiano)