Nuove brigate e sistemi di difesa aerea: gli obiettivi della Nato per contrastare la Russia
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Nei prossimi anni, la Nato dovrà affrontare sfide significative per mantenere il suo impianto difensivo. Secondo quanto dichiarato a Reuters da una fonte militare anonima, l’Alleanza avrà bisogno di un quantitativo compreso tra le 35 e le 50 nuove brigate in più per realizzare pienamente i propri piani in caso di attacco della Russia. Un’unità del genere è composta da un numero di soldati che va dai 3mila ai 7mila, quindi crearne diverse decine imporrà uno sforzo notevole al blocco a guida Usa. (il Giornale)
Su altre fonti
La Nato deve prepararsi a combattere in patria. Così titola uno degli ultimi report della Rand Corporation, il più importante think tank statunitense che fornisce analisi per il Pentagono e la Casa Bianca. (Antimafia Duemila)
Essendo stati spettatori delle ennesime gaffe del presidente americane, i rappresentanti dei Paesi che compongono l'Alleanza atlantica starebbero pensando di cautelarsi in vista di una possibile rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca. (Liberoquotidiano.it)
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La guerra russa all’Ucraina ha da tempo assunto un ruolo preponderante nell’agenda della Nato. Se la suddivisione dei vicinati dell’Alleanza nei tre fianchi nord, est e sud rappresenta per alcuni un costrutto artificiale e superfluo, è innegabile che da essa si possano trarre spunti d’analisi utili. (L'HuffPost)