Desirò (lib-pop): il problema dell’integrazione non si risolve con un passaporto. Referendum propagandistico

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“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione. (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

ROMA. Settantadue ore che hanno registrato una corposa mobilitazione di volti noti della cultura, della musica, dello sport e della politica: da Alessandro Barbero a Roberto Saviano, da Zerocalcare a Matteo Garrone, e poi Ghali, Malika Ayane, Julio Velasco e tanti altri. (l'Adige)

E cioè, la cittadinanza per chi abbia studiato in Italia per almeno dieci anni. Il centrosinistra, o meglio il campo largo già messo a durissima prova dalla vicenda del nuovo cda Rai, ma anche il centrodestra: Forza Italia, in una riunione congiunta dei gruppi, oggi stringerà i bulloni della sua proposta di legge sullo ius scholae. (Corriere della Sera)

Marta Flamini — Pescara Caro Merlo, non crede che il tilt del sito del ministero, invece di danneggiare, abbia aiutato il referendum che vuole portare da dieci a cinque gli anni di residenza per chiedere la cittadinanza? (la Repubblica)

È del tutto legittimo l’entusiasmo dei promotori del referendum sulla cittadinanza per aver superato, in così poco tempo, le 500 mila firme necessarie per la celebrazione della consultazione. Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)

Trascinato dalle regioni del Nord, e da una schiera di testimonial come Julio Velasco, Roberto Saviano, Elena Cecchettin e Zerocalcare, il referendum che punta a dimezzare da 10 a 5 anni gli anni di residenza legale continuativa in Italia per il riconoscimento della cittadinanza agli stranieri, in 72 ore ha raggiunto le 500mila firme necessarie al deposito in Cassazione. (Corriere della Sera)

Da diverse ore la sinistra, nelle sue varie declinazioni, è in festa: parlamentari, cantanti, attori e influencer hanno stappato lo spumante per brindare alla raccolta firme online per il referendum sulla cittadinanza. (il Giornale)