Desirò (lib-pop): il problema dell’integrazione non si risolve con un passaporto. Referendum propagandistico

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“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione. (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

Da diverse ore la sinistra, nelle sue varie declinazioni, è in festa: parlamentari, cantanti, attori e influencer hanno stappato lo spumante per brindare alla raccolta firme online per il referendum sulla cittadinanza. (il Giornale)

A esprimerla è Carlo Calenda, che lo ha spieagto ai giornalisti a margine di un'iniziativa al Senato sul divieto di cellulari nelle scuole. Una "visione differente" sulla questione della cittadinanza, rispetto ai promotori del referendum per ridurre a 5 anni il tempo (attualmente di 10 anni) di residenza legale oggi necessario come pre-condizione per chiedere di diventare cittadini italiani. (il Dolomiti)

Il sistema digitale, utilizzato per la prima volta con successo dai promotori del referendum per dimezzare i tempi della cittadinanza agli stranieri residenti, è certamente più pratico e semplice di prima, quando le 500 mila firme andavano apposte davanti a un notaio, un cancelliere o un segretario comunale. (Corriere della Sera)

Troppi referendum nel 2025 rischiano di diventare indigesti

Il merito? Lo straordinario risultato della raccolta firme per un referendum volto a ridurre il periodo di residenza legale necessario per ottenere la cittadinanza italiana. Negli ultimi giorni il dibattito sulla cittadinanza in Italia è tornato finalmente su tutte le pagine dei giornali. (Partito Democratico)

Compagni e compagnucci in festa: ieri il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto il quorum delle 500 mila firme. La conferma è arrivata sul sito del ministero della Giustizia nella sezione dedicata alla raccolta delle firme digitali. (Nicola Porro)

Di Leonardo Botta (Il Fatto Quotidiano)