Vaticano, allo Ior è vietato sposarsi: coppia rischia licenziamento

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Sky Tg24 ESTERI

La notizia è pubblicata oggi dal Messaggero. Due dipendenti della banca vaticana rischierebbero il posto perché, innamoratisi in ufficio, avrebbero deciso di sposarsi. Tra le norme interne dello Ior infatti, pare ce ne sia una che preveda la fine del contratto di lavoro dei due sposi a partire da 30 giorni dopo la celebrazione del matrimonio Allo Ior il matrimonio "non s'ha da fare". Due dipendenti dell'Istituto per le Opere di Religione, la banca vaticana, sarebbero a rischio licenziamento perché, innamoratisi in ufficio, avrebbero deciso di sposarsi. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Scrive il Messaggero che i lavoratori sarebbero a rischio licenziamento perché, innamoratisi in ufficio, avrebbero deciso di sposarsi. Dopo le polemiche per il divieto di tatuaggi e piercing ai dipendenti della Fabbrica di San Pietro, nella Santa Sede si registra un’altra discriminazione, questa volta subita da due dipendenti dello Ior. (Open)

I dipendenti che decidono di unire le proprie vite, convolare a nozze e metter su famiglia rischiano di trovarsi di fronte ad una scelta terribile tra la vita privata e il mantenimento del proprio impiego. (ilmessaggero.it)

I due promessi sposi sarebbero colpevoli di essersi innamorati sul posto di lavoro. Rigidità è un eufemismo. (Luce)

Vietato innamorarsi nella banca di Papa Francesco

Tra le norme interne della struttura, pare ce ne sia una che prevede la fine del contratto di lavoro dei due sposi a partire dal 30mo giorno dopo la celebrazione del matrimonio, a meno che uno dei due coniugi non si dimetta volontariamente dal suo impiego. (Gazzetta del Sud)

Un nuovo caso agita il Vaticano sul rispetto dei diritti civili e delle libertà individuali. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i lavoratori sarebbero a rischio licenziamento perché, innamoratisi in ufficio, avrebbero deciso di sposarsi. (Il Sole 24 ORE)

Perché, scrive il Messaggero, chi lavora nella banca di Papa Francesco non può sposare un collega, a meno che uno dei due non lasci volontariamente il lavoro. Si tratta di una norma draconiana che sembra essere in contrasto con le esortazioni dei Pontefici, incluso Papa Francesco, che incoraggia i giovani a creare famiglie. (L'HuffPost)