Il nome di Giulia pronunciato una sola volta, i “non so” sulle coltellate, il piano per ucciderla: le 6 ore di interrogatorio di Filippo Turetta

Il nome di Giulia pronunciato una sola volta, i “non so” sulle coltellate, il piano per ucciderla: le 6 ore di interrogatorio di Filippo Turetta
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Mentre Giulia Cecchettin si preparava con entusiasmo al grande giorno della laurea, Filippo Turetta, il suo ex ragazzo incapace di rassegnarsi dopo essere stato lasciato per due volte, stilava un elenco di cose da fare e oggetti necessari per un rapimento. Mentre Giulia Cecchettin pensava con trepidazione a quale vestito elegante indossare e alla corona di alloro che avrebbe messo in testa di lì a pochi giorni, Filippo Turetta andava a comprare sacchi di nylon, un paio di coltelli, ordinava in rete un rotolo di nastro adesivo per tapparle la bocca e legarle le mani. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Davanti alla corte d’Assise di Venezia, abbassa spesso lo sguardo verso i giudici e evita di incrociare gli occhi di Gino Cecchettin, il padre della vittima, che affronta il dolore senza odio. Con voce fievole e priva di emozione, il giovane racconta a frammenti l’episodio dell’11 novembre, giorno in cui ha ucciso l’ex fidanzata. (StatoQuotidiano.it)

Sassari. La Biblioteca Francescana di Santa Maria di Betlem ospiterà domenica 27 ottobre alle 17,30 un evento commemorativo dedicato a due figure emblematiche della storia italiana e mondiale: Gino Bartali e padre Michele Todde. (SARdies.it)

Capire (tutti) chi è Filippo Turetta

Filippo Turetta tradisce la promessa di "voler raccontare tutto, di dire la verità per onorare la memoria" di Giulia Cecchettin e quando si siede al banco degli imputati si contraddice, tentenna, si mostra reticente. (Adnkronos)

«Ho ucciso Giulia perché non voleva tornare con me, provavo risentimento, rabbia, non lo so…. Sentivo di aver perso per sempre la possibilità di tornare insieme, di non sentirla mai più. Ho percepito la possibilità di perdere il rapporto. (Avvenire)