Capire (tutti) chi è Filippo Turetta
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Filippo Turetta durante l'interrogatorio. In primo piano, di spalle, Gino Cecchettin - Ansa «Ho ucciso Giulia perché non voleva tornare con me, provavo risentimento, rabbia, non lo so…. Sentivo di aver perso per sempre la possibilità di tornare insieme, di non sentirla mai più. Ho percepito la possibilità di perdere il rapporto. Volevo tornare assieme a lei, soffrivo molto e provavo risentimento verso di lei». (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altre testate
Con voce esitante, senza quasi mai tradire un'emozione, con frasi brevi intervallate da lunghe pause, rimette insieme i pezzi fino all'11 novembre scorso quando ha accoltellato a morte l'ex fidanzata. (Adnkronos)
Sassari. La Biblioteca Francescana di Santa Maria di Betlem ospiterà domenica 27 ottobre alle 17,30 un evento commemorativo dedicato a due figure emblematiche della storia italiana e mondiale: Gino Bartali e padre Michele Todde. (SARdies.it)
Mentre Giulia Cecchettin pensava con trepidazione a quale vestito elegante indossare e alla corona di alloro che avrebbe messo in testa di lì a pochi giorni, Filippo Turetta andava a comprare sacchi di nylon, un paio di coltelli, ordinava in rete un rotolo di nastro adesivo per tapparle la bocca e legarle le mani. (Il Fatto Quotidiano)
Con voce fievole e priva di emozione, il giovane racconta a frammenti l’episodio dell’11 novembre, giorno in cui ha ucciso l’ex fidanzata. Filippo Turetta, che aveva promesso di “raccontare tutto e dire la verità per rendere giustizia alla memoria” di Giulia Cecchettin, appare esitante e incerto al banco degli imputati. (StatoQuotidiano.it)