Biden dà i missili a Kiev
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In un colpo di scena che ha sorpreso molti, l'amministrazione Biden ha dato il via libera all'uso dei missili ATACMS in territorio russo, una decisione che potrebbe segnare una svolta significativa nel conflitto in corso. La notizia, diffusa inizialmente dai media statunitensi come Associated Press e New York Times, ha subito trovato conferma, nonostante l'assenza di un'immediata dichiarazione ufficiale da parte di Washington. Questo sviluppo, che minaccia di intensificare ulteriormente le ostilità, ha visto il sostegno di Francia e Germania, mentre il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito che la posizione dell'Italia rimane invariata.
La decisione di rimuovere le restrizioni sull'uso delle armi e permettere all'Ucraina di colpire la Russia rappresenta un bivio cruciale per l'Europa, che ora deve decidere se continuare sulla strada finora percorsa o adottare un approccio radicalmente diverso. Le reazioni all'interno dell'Unione Europea sono state variegate, con alcuni paesi che spingono per un intervento più deciso e altri che mantengono una posizione più cauta.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l'importanza delle capacità a lungo raggio per l'esercito ucraino, definendole un elemento chiave del suo "Piano per la vittoria". In un discorso alla nazione, Zelensky ha dichiarato che, sebbene si parli molto del permesso ricevuto, gli attacchi non si fanno a parole, ma con azioni concrete.
Questo sviluppo arriva in un momento delicato, con l'elezione di Donald Trump che ha sollevato timori riguardo a un possibile ridimensionamento degli aiuti statunitensi a Kiev