Dl liste d’attesa verso l’approvazione, opposizioni: “È marketing, favorisce i privati”. E gli infermieri minacciano lo sciopero

Il decreto legge sulle liste d’attesa è pronto per essere approvato, tra la rabbia e lo sconforto delle associazioni di categoria e delle opposizioni. Dopo l’approvazione in Senato della scorsa settimana, domani 24 luglio, il testo è atteso per il sì finale alla Camera. Nato (e annunciato) all’alba delle elezioni europee come una mini riforma del Sistema sanitario nazionale, strada facendo il provvedimento ha subito un drastico ridimensionamento, soprattutto nei finanziamenti messi a disposizione dal governo per abbattere le lunghe liste d’attesa. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Indagine Nursing Up: Il preoccupante aumento del precariato per gli infermieri (+154%) rappresenta una condizione di disagio che conduce all'aumento aumento di malattie depressive «Quale pericolosa relazione intercorre tra la piaga del precariato, che affligge, dati alla mano, da fin troppo tempo, i professionisti del nostro Servizio Sanitario Nazionale, con gli infermieri al primo posto per numero di contratti a tempo determinato, e l’aumento esponenziale della condizione di crescente insoddisfazione e stress che li affligge, fino al punto di minare nel profondo la già deficitaria qualità delle prestazioni offerte ai cittadini e la stessa stabilità del Sistema Salute? (Ottopagine)

Veneta Barbara Guidolin del M5S – nulla è stato fatto per gli infermieri. Il centro destra dimentica di agire per il sostegno e vicinanza a una categoria di lavoratori essenziale, ma ricorda di chiedere loro ulteriori sacrifici. (altovicentinonline.it)

Pavia Il mondo della sanità cittadina è in protesta: poco personale, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali tese sono alcuni dei motivi che hanno portato alla prosecuzione dello stato d’agitazione al San Matteo, e alla recente istituzione di un provvedimento analogo anche alla Maugeri di Pavia. (La Provincia Pavese)

Sanità, i sindacati: «Dall’Asl nessuna apertura, resta lo stato d’agitazione. Valutiamo sciopero»

Nel seguente comunicato stampa le riflessioni di Antonio De Palma , presidente nazionale Nursing Up. (Nurse Times)

De Palma: «Entro il 2030 rischiamo di avere sempre meno infermieri, ad oggi ne mancano ben 175mila. I pochi che resteranno sul campo a difendere la nostra salute saranno sempre più precari e sempre più infelici. (Sardegna Reporter)

Così i sindacati NurSind, Nursing Up e Usb in una nota. "Si è concluso con un esito a dir poco deludente il tentativo di conciliazione, che si è tenuto il 22 luglio in Prefettura ad Arezzo, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale della Asl Toscana Sud Est". (IlGiunco.net)