Infermieri in agitazione: sciopero previsto in autunno

Il mondo della sanità cittadina è in fermento. Le ragioni sono molteplici: mancanza di personale, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali tese. Questi sono solo alcuni dei fattori che hanno portato alla prosecuzione dello stato d’agitazione al San Matteo, e alla recente istituzione di un provvedimento analogo anche alla Maugeri di Pavia.

In questi giorni è in atto un forte dibattito sul futuro della professione infermieristica. Questo a causa dell’imminente introduzione di una nuova figura chiamata “assistente infermiere”. Contemporaneamente, è in fase di modifica anche il percorso universitario della laurea magistrale con introduzione di quelle ad indirizzo clinico, ovvero in Scienze infermieristiche in cure primarie e infermieristica di famiglia e comunità, in Scienze infermieristiche in cure neonatali e pediatriche e in Scienze infermieristiche in cure intensive ed emergenza.

Uno sciopero in autunno. Ad annunciarlo a livello nazionale è il NurSind, che negli scorsi giorni ha proclamato lo stato di agitazione. Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche i problemi maggiori riguardano la mancata attenzione agli infermieri dimostrata dal governo nella redazione del decreto Liste d’attesa: tutte le proposte di valorizzazione della professione infermieristica, infatti, sono state respinte.

In Toscana la situazione è molto critica. Il personale è continuamente richiamato in servizio, creando un clima di tensione e disagio tra gli operatori sanitari.

I sindacati Nursind in questi giorni hanno annunciato lo stato di agitazione e lo sciopero in autunno. Una mobilitazione che coinvolgerà anche il personale sanitario dell’Asst Ovest Milanese. Di questo ne sono certi i sindacalisti che hanno spiegato la necessità di un cambio di rotta non solo per tutelare gli infermieri, ma anche per il sistema sanitario stesso «ormai in ginocchio a causa di riforme sbagliati e tagli scellerati».

Ordina per: Data | Fonte | Titolo