Infermieri nuovi poveri tra le professioni intellettuali, bisogna uscire da comparto

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Quotidiano Sanità SALUTE

Infermieri nuovi poveri tra le professioni intellettuali, bisogna uscire da comparto 24 LUG di Emilio Cariati Gentile Direttore, se prima erano solo dubbi adesso stanno diventando certezze, l’infermiere e il nuovo povero tra le professioni intellettuali, diversi gli articoli che si sono susseguiti in questi ultimi tempi su diverse testate, tutti hanno mostrato tabelle e differenze con gli altri Stati d’Europa e del Mondo, l’Italia è la meno considerevole nei confronti della figura infermieristica per molteplici aspetti non solo quello retributivo, basse retribuzioni e scarse possibilità di carriera e riconoscimento professionale, ma anche la poca autonomia professionale nonostante le norme la prevedono. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altri giornali

Indagine Nursing Up: Il preoccupante aumento del precariato per gli infermieri (+154%) rappresenta una condizione di disagio che conduce all'aumento aumento di malattie depressive «Quale pericolosa relazione intercorre tra la piaga del precariato, che affligge, dati alla mano, da fin troppo tempo, i professionisti del nostro Servizio Sanitario Nazionale, con gli infermieri al primo posto per numero di contratti a tempo determinato, e l’aumento esponenziale della condizione di crescente insoddisfazione e stress che li affligge, fino al punto di minare nel profondo la già deficitaria qualità delle prestazioni offerte ai cittadini e la stessa stabilità del Sistema Salute? (Ottopagine)

"Si è concluso con un esito a dir poco deludente il tentativo di conciliazione, che si è tenuto il 22 luglio in Prefettura ad Arezzo, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale della Asl Toscana Sud Est". (IlGiunco.net)

Poi più nulla. Un decreto che a medici e infermieri proprio non piace tanto che gli infermieri sono pronti a incrociare le braccia. (Avanti Online)

Nursing Up: “Soffia il vento della protesta nell’ennesima estate di passione per gli infermieri italiani”

Dopo anni di scontri, incomprensioni e recriminazioni scaturiti nell’attuale cronica carenza di camici bianchi e infermieri del servizio pubblico, stavolta sembra esserci accordo tra governo e Regioni sul numero di laureati in Medicina e nelle professioni sanitarie da programmare per l’anno accademico 2024/2025. (Corriere della Sera)

Una mobilitazione che coinvolgerà anche il personale sanitario dell’Asst Ovest Milanese. I sindacati Nursind in questi giorni hanno annunciato lo stato di agitazione e lo sciopero in autunno. (LegnanoNews.com)

Un buco nero, nel quale rischiano di piombare, precipitando letteralmente nel vuoto e senza il minimo paracadute, sia professionisti sanitari che cittadini. La carenza degli organici, più che mai ridotti all’osso, per noi del Nursing Up non ha mai smesso di occupare il primo posto di una sempre più triste attualità, rispetto alla quale il nostro sindacato porta avanti, da tempo, fondate denunce, frutto di dettagliate indagini, accanto alle quali non mancano reiterati e accorati appelli rivolti a una politica fin troppo cieca e mediocre. (Nurse Times)