Dibattito sul futuro dell’infermieristica

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Quotidiano Sanità SALUTE

Dibattito sul futuro dell’infermieristica 25 LUG Riproduzione riservata Altri articoli in Lettere al direttore di Pierpaolo Volpe- Gentile Direttore,è in atto in questi giorni un forte dibattito sul futuro della Professione infermieristica in considerazione dell’imminente introduzione di una nuova figura chiamata “assistente infermiere”. Contemporaneamente al percorso di introduzione di questa nuova figura, è in fase di modifica anche il percorso universitario della laurea magistrale con introduzione di quelle ad indirizzo clinico, ovvero in Scienze infermieristiche in cure primarie e infermieristica di famiglia e comunità, in Scienze infermieristiche in cure neonatali e pediatriche e in Scienze infermieristiche in cure intensive ed emergenza. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altri giornali

Se mancano i medici a causa dell’errata programmazione degli accessi all’università; se una quota preoccupante dei medici ospedalieri medita di andarsene per le retribuzioni inadeguate, per i turni massacranti, per la mancanza di prospettive di carriera non basta parlare: bisogna fare qualcosa. (L'Adige di Verona)

"A fronte delle numerose criticità segnalate e delle contestazioni fatte sulle condizioni di lavoro, sui continui rientri e spostamenti fra i vari reparti ai quali è sottoposto il personale, sull’evidente aumento dello stress lavoro correlato e la difficoltà a conciliare i tempi di vita e lavoro, sull’aumento esponenziale delle ore di attività aggiuntiva per sopperire alle croniche carenze di organico, sull’impossibilità di recuperare l’enorme mole di ferie arretrate e di ore in eccesso accumulate, per finire con le assenze che tutt’ora permangono negli schemi di servizio, l’unica risposta che l’azienda è stata in grado, o ha voluto dare, è che il personale è sufficiente e addirittura, nel caso degli Infermieri e degli Oss, in sovrannumero e che quindi il piano assunzionale, la miseria di 34 infermieri e sei Oss nel 2024 per l’intera Asl, sia congruo e che, quindi, la programmazione sia stata rispettata in pieno". (IlGiunco.net)

Un decreto che a medici e infermieri proprio non piace tanto che gli infermieri sono pronti a incrociare le braccia. Il decreto per la riduzione delle liste di attesa in via di approvazione alle Camere ne è un esempio. (Avanti Online)

Infermieri, Nursing Up: rischio malattie depressive per aumento precariato

Dopo anni di scontri, incomprensioni e recriminazioni scaturiti nell’attuale cronica carenza di camici bianchi e infermieri del servizio pubblico, stavolta sembra esserci accordo tra governo e Regioni sul numero di laureati in Medicina e nelle professioni sanitarie da programmare per l’anno accademico 2024/2025. (Corriere della Sera)

Noi di Nursing Up abbiamo provato a chiedercelo, incrociando i dati di tre autorevoli indagini nazionali, rispettivamente quelle di Ragioneria dello Stato, Ministero della Salute ed Eurostat, ed osservando il fenomeno attraverso la lente del “Rapporto Presme”, importante dossier del Ministero della Salute spagnolo. (Ottopagine)

L'aumento del precariato per gli infermieri rappresenta una condizione di disagio che potrebbe condurre al rischio di aumento di malattie depressive. "Entro il 2030 rischiamo di avere sempre meno infermieri, ad oggi ne mancano ben 175mila. (Doctor33 )