Le richieste del Veneto al governo: «Mille medici e 3 mila infermieri»

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Corriere della Sera SALUTE

Dopo anni di scontri, incomprensioni e recriminazioni scaturiti nell’attuale cronica carenza di camici bianchi e infermieri del servizio pubblico, stavolta sembra esserci accordo tra governo e Regioni sul numero di laureati in Medicina e nelle professioni sanitarie da programmare per l’anno accademico 2024/2025. «Il fabbisogno è stato stabilito in base alle previsioni di domanda e offerta a livello nazionale e regionale e sulla stima presentata dalle Regioni e dalle Federazioni nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie — recita lo schema di accordo tra le parti —. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Infermieri nuovi poveri tra le professioni intellettuali, bisogna uscire da comparto di Emilio Cariati (Quotidiano Sanità)

Pavia Il mondo della sanità cittadina è in protesta: poco personale, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali tese sono alcuni dei motivi che hanno portato alla prosecuzione dello stato d’agitazione al San Matteo, e alla recente istituzione di un provvedimento analogo anche alla Maugeri di Pavia. (La Provincia Pavese)

Un ddl con il quale si vuole ridurre l’attesa divenuta insostenibile dei tanti che necessitano di cure o accertamenti medici. Poi più nulla. (Avanti Online)

Forlì e i nodi della sanità: “Non riusciremo a coprire i posti degli infermieri che vanno in pensione”

E in Veneto qualcosa si sta facendo. Lo ha spiegato Zaia oggi a Verona in occasione dell’inaugurazione di ‘Progetto Fuoco’ alla Fiera di Verona. (L'Adige di Verona)

Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche i problemi maggiori riguardano la mancata attenzione agli infermieri dimostrata dal governo nella redazione del decreto Liste d’attesa: tutte le proposte di valorizzazione della professione infermieristica, infatti, sono state respinte. (La Voce Apuana)

«È tema alquanto rilevante perché in Italia la carenza è di 65mila unità – spiega Marco Senni, presidente dell’ordine dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Forlì-Cesena –. La carenza di infermieri è un’emergenza ormai cronicizzata dagli anni ma rischia di peggiorare ulteriormente per la mancanza di professionisti che, in un futuro prossimo, possano sostituire chi va in pensione. (Corriere Romagna)