Desertificazione commerciale: chiudono i negozi, crescono attività di ristoro e B&B – AndriaLive.it

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
AndriaLive ECONOMIA

L’evoluzione delle attività commerciali, dell’alloggio e della ristorazione nelle città italiane negli ultimi dodici anni, con un focus sull’andamento dei settori merceologici nei centri storici e nelle periferie e sul boom degli affitti brevi, il ruolo della componente straniera nelle imprese del commercio, della ricettività e della ristorazione e il primo pacchetto di proposte del progetto Cities di Confcommercio per riqualificare i centri urbani e scongiurare il rischio di desertificazione commerciale. (AndriaLive)

Ne parlano anche altre testate

Reggio Emilia Lo spettacolo desolante dei negozi sfitti, con le saracinesche abbassate e spesso imbrattate, trova riscontro nel numero delle imprese del commercio al dettaglio, che nella nostra città sono calate del 20,5% negli ultimi dodici anni. (Gazzetta di Reggio)

Tra il 2012 e il 2024, in Italia, sono spariti 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; sono cresciute invece le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). Nei centri storici si spengono le vetrine dei negozi e si accendono le luci di b&b e attività di somministrazione. (LA NAZIONE)

La decima edizione dell’Osservatorio Città e Demografia d’Impresa, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, mette in luce un quadro allarmante per il commercio nei centri storici italiani: dal 2012 al 2024, nel Paese sono scomparsi quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante, mentre si è registrata una crescita soltanto nel settore dell’alloggio e della ristorazione (+18.500). (La Provincia di Cremona e Crema)

Cremona si distingue negativamente in quanto è tra le 20 città italiane con la maggiore perdita di attività commerciali e seconda in Lombardia per numero di esercizi chiusi. Sull’analisi dei dati della decima edizione dell’Osservatorio Città e Demografia d’Impresa realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, è intervenuta Maria Vittoria Ceraso, della Lista civica “Oggi per Domani”. (CremonaOggi)

Nello stesso periodo, nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi, si registra una forte crescita di imprese straniere (+41,4%) mentre quelle a titolarità italiana segnano solo un +3,1%. Tra il 2012 e il 2024, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; sono cresciute solo le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). (piacenzasera.it)

A soffrire sono soprattutto i centri storici. Solo in Toscana l’anno scorso abbiamo perso quasi mille attività. (LA NAZIONE)