Colpevole di libero giornalismo
Come dice Julian Assange, “i giornalisti non dovrebbero essere perseguiti per aver svolto il proprio lavoro”. Perché “il giornalismo non è un crimine”, ma “un pilastro di una società libera e informata”. Nella quale ai giornalisti compete una missione cruciale: “Essere degli attivisti per la verità”. Eppure, la vicenda personale del fondatore di WikiLeaks, tornato ieri a parlare in pubblico dopo la sua liberazione lo scorso giugno al termine di un lungo calvario giudiziario, è emblematica del pessimo stato di salute in cui versa oggi l’informazione. (LA NOTIZIA)
Su altre fonti
Quell’Europa che è stata culla della democrazia fin dai tempi degli antichi greci. È australiano, ma ha scelto come sede per il suo intervento la Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce). (articolo21)
A parlare così a una ventina di reporter ammassati nell’aula dell’Assemblea parlamentare del Consiglio di Europa ieri mattina è stata Stella Assange, arrivata a … (Il Fatto Quotidiano)
Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato: sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo". Julian Paul Assange parla per la prima volta da uomo libero, dopo aver trascorso quattordici anni della sua esistenza nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e in detenzione nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh per aver divulgato centinaia di documenti scottanti del Dipartimento di Stato americano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quali sono le ragioni dell'accusa Il pronunciamento dell'Assemblea parlamentare dell'istituzione internazionale aggiunge un capitolo alle vicende giudiziarie del fondatore di Wikileaks. (Sky Tg24 )
Il nuovo film di Ramon Zürcher, Il passero nel camino (Der Spatz im Kamin), arriva questa settimana nei cinema svizzeri. È il capitolo finale della "trilogia animale", dove spazi ristretti danno vita a complesse scacchiere psicologiche. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Una votazione che vuole essere un richiamo, da parte del massimo organo europeo, non solo ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, ma a tutti i regimi del mondo che cercano di punire giornalisti scomodi incarcerandoli. (articolo21)