Bari, il Policlinico smentisce il parroco di S. Giovanni: «L'allarme della culla collegato solo con il suo cellulare»
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Sul sito della parrocchia San Giovanni Battista di Bari, che ospita la culla termica in cui il 2 gennaio è stato trovato morto un neonato di circa un mese, c'è una informazione che sarebbe errata. C'è scritto infatti che "quando il neonato vi viene posto, si attiva un allarme collegato con l’ospedale Policlinico di Bari. Sarà poi cura del reparto di Neonatologia del Policlinico». Ma il direttore del Policlinico, Antonio Sanguedolce spiega che «non c'è mai stato un allarme collegato con il reparto, ma solo con il cellulare del parroco». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La notizia riportata su altre testate
Accertamenti che richiederanno qualche giorno e che saranno incrociati che i racconti di quanti hanno avuto un ruolo, a qualunque titolo, nella vicenda: a partire dal parroco don Antonio Ruccia, al cui telefono era collegato l’allarme della culletta e che - ha spiegato fin dai primi minuti dopo il ritrovamento del corpicino senza vita - quella mattina non sarebbe scattato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
È ancora sotto choc, la città di Bari, dopo il ritrovamento del corpicino esanime di un neonato nella culla della vita di una chiesa. Un macabro “gioco”, secondo il parroco don Antonio Ruccia, secondo cui il sistema di allarme legato al dispositivo non sarebbe suonato perché il piccolo vi sarebbe stato deposto già privo di vita, forse perché la madre ne voleva garantire il funerale. (Avvenire)
Il titolare di un'agenzia funebre di Bari, Roberto Savarese, ha raccontato il momento del ritrovamento della culla termica con il bambino morto in una chiesa del quartiere Poggiofranco. "Siamo del quartiere e conoscevo la struttura, ci siamo affacciati per farla vedere a un mio collega" mentre era in corso un funerale, ha detto Savarese. (La Stampa)
Secondo quanto appreso dall'ANSA, il sacerdote è stato interrogato dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dal sostituto procuratore Angela Morea, titolari dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile della Questura di Bari (Taranto Buonasera)
“Qual è lo stato d’animo? Dispiacere, preoccupazione e perplessità”. A parlare ai microfoni di Telebari è don Marco Simone, sacerdote che in questi giorni sta sostituendo don Antonio Ruccia: il parroco della San Giovanni Battista, ancora fuori Bari, il cui rientro in città è programmato per domani pomeriggio. (Telebari)
Il sacerdote, come ha fatto fin dal primo momento dopo il ritrovamento del neonato privo di vita all’interno della culletta termica, ha ribadito anche ieri davanti ai poliziotti e ai magistrati che il suo telefono non ha suonato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)