Ragazzo ucciso mentre aiuta una donna rapinata: "È colpa mia, dovevo stare zitta"

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La donna rapinata a Mestre (Venezia) non si dà pace e si sente responsabile della morte di Giacomo Gobbato, il ragazzo di 26 anni originario di Jesolo intervenuto per difenderla, la sera di venerdì 20 settembre. "È colpa mia. Dovevo stare zitta e non chiedere aiuto. Vero, quello mi ha preso a pugni e mi ha rubato lo zaino, ma chi se ne frega. Se non avessi urlato, non sarebbe accorso nessuno e quel ragazzo di 26 anni oggi sarebbe ancora vivo", dice la donna al Corriere della Sera. (Today.it)

Ne parlano anche altre testate

Le parole della 50enne colombiana: "È colpa mia. Dovevo stare zitta e non chiedere aiuto". Poi l'inseguimento con la polizia e l'arresto. (Fanpage.it)

Nel fine settimana scorso, il Questore dr. Pietro Morelli, al fine di implementare, in ambito locale, l’azione di prevenzione e contrasto delle attività illeciti e di controllo del territorio, ha predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio nella città di Cassino. (Frosinone News)

E’ stato convalidato stamane l’arresto del cittadino moldavo di 38 anni accusato accusato di aver ucciso a coltellate a Mestre il 26enne Giacomo Gobbato – il 26enne ucciso a coltellate a Venezia mentre tentava di difendere un’amica da un tentativo di rapina – e ferito l’amico Sebastiano. (Il Fatto Quotidiano)

L'uomo, assistito dall'avvocato Tiziana Nordio, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita che ha convalidato il fermo e disposto che l'uomo resti in carcere. Resta in carcere il 38enne moldavo accusato di aver accoltellato Giacomo Gobbato. (ilgazzettino.it)

Resta in carcere, a Santa Maria Maggiore a Venezia, l’uomo di nazionalità moldava fermato nella notte tra venerdì e sabato per l’omicidio di Giacomo Gobbato avvenuto a Mestre poco prima. Alle 11.30 la decisione della gip Maria Claudia Ardita che ha accolto la richiesta della pubblico ministero Federica Baccaglini. (Corriere della Sera)

«Che cosa farei se potessi tornare indietro? Inseguirei quell’uomo altre mille volte. Io e Giacomo siamo cresciuti con gli stessi ideali: per noi non sarebbe possibile girare la testa dall’altra parte». (ilgazzettino.it)