Strage rapido 904 ricordata a San Benedetto Val di Sambro
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La strage del rapido 904, che il 23 dicembre di quarant'anni fa costò la vita a 16 persone e provocò 267 feriti, molti in gravi condizioni, è stata ricordata con una cerimonia a San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennino tosco-emiliano, alla quale hanno partecipato anche soccorritori dell'epoca e persone rimaste ferite nell'attentato. L'ordigno, sistemato nella nona carrozza del convoglio, esplose con una carica radiocomandata mentre percorreva i 18 chilometri della galleria Direttissima, dieci anni dopo la strage dell'Italicus avvenuta nell'agosto '74 (12 morti e 48 feriti). (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
“A Vernio ancora in molti ricordano con sgomento quelle ore, chi ha prestato soccorso e chi ha assistito al consumarsi di una tragedia che non deve essere dimenticata – sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini – La lotta contro ogni forma di violenza e di terrorismo inizia con la memoria, per questo il 23 dicembre alle 19, l’ora in cui venne dato l’allarme, siamo al Monumento alla Direttissima, sopra la Galleria dell’Appennino, teatro della strage per ricordare e rafforzare il valore della solidarietà”. (tvprato.it)
Mi darebbe grande appagamento scoprire la verità sul perché è stata organizzata questa strage, sui veri motivi alla base delle varie stragi italiane di quel periodo”. “Vedere in carcere chi ha materialmente messo la bomba non mi avrebbe dato nessun appagamento. (Collettiva.it)
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in ricordo della strage del rapido 904. Questo è il testimone da consegnare alle generazioni più giovani". (Tiscali Notizie)
Mafiosa' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricordare le vittime della bomba sul Rapido 904 che l'antivigilia di Natale del... (Virgilio)
La solidarietà che oggi si rinnova trova le sue radici nella risposta che il popolo italiano seppe, unito, esprimere di fronte all'attacco eversivo. "Questo è il testimone da consegnare alle generazioni più giovani" Roma, 23 dic. (Tiscali Notizie)
Oggi in lei il dolore è ancora vivo. Lo Stato deve fare ciò che non ha fatto fino a ora: dopo 40 anni ancora non abbiamo avuto giustizia». (La Repubblica Firenze.it)