Nel nome di Verdi in teatro e su Raiuno riapre la Scala, con un palco che scorre come la Storia: è “La forza del destino”
Venticinque anni. Erano venticinque anni che “La forza del destino” di Giuseppe Verdi non era suonata e cantata dalle “masse”, Coro e Orchestra, del Teatro alla Scala. E sicuramente l’ombra di Riccardo Muti, ultimo a dirigerle nel ’99 (la “Forza” l’aveva “assorbita” dal suo maestro Antonino Votto, dominatore scaligero dell’opera nel ’55, ’57 e ’61), non ha influenzato l’altro Riccardo, Chailly, attuale direttore musicale del teatro. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre fonti
, andata in scena ieri, sabato 7 dicembre. Il giorno dopo, però, si fanno anche conti puramente numerici, visto che sono stati resi noti i dati su incassi e share televisivo La Prima in tv Ai “fortunati” che hanno avuto l’occasione di assistere allo spettacolo scaligero dal vivo, si affiancano i moltissimi che hanno guardato la Prima in diretta tv. (IL GIORNO)
“Il successo de ‘La forza del destino’ andata in scena ieri sera per la prima della Scala – con oltre 1 milione 600 mila spettatori e il 10,2 di share – è una conferma di ciò che può magistralmente fare il nostro servizio pubblico, una macchina unica che riesce, attraverso la professionalità e l’esperienza della squadra Rai, a garantire una diretta tanto lunga e complessa, consentendo a tutti di prendere parte a un evento globale di tale portata simbolica e culturale. (Rai Storia)
La mattina dopo la Prima della Scala, Dominique Meyer fa colazione con una tazza di tè e una fetta di panettone. Giornata di riposo, alla fine della corsa verso il 7 dicembre, il suo ultimo da sovrintendente, con La forza del destino di Giuseppe Verdi diretta da Riccardo Chailly e la regia di Leo Muscato. (La Repubblica)
Sul palco, il ruolo di Leonora è stato interpretato da Anna Netrebko, applauditissima sin dalla metà del secondo atto, dopo l’aria ‘Son giunta!… grazie, o Dio!’. Sul podio, per la sua undicesima Prima scaligera, il Maestro Riccardo Chailly, mentre la regia è stata firmata da Leo Muscato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Imperversa, cioè, ineluttabile lungo i quattro atti dell'opera scelta ad inaugurare la nuova stagione della Scala: «La forza del destino» appunto, edizione 1869. Una scena a pedane mobili ruota e cambia aspetto per non concedere a chi la abiti, tanto meno a chi la guardi, certezze e riferimenti. (ilmattino.it)
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