Referendum cittadinanza: l’Italia diventerà come il Libano?

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Condividi questo articolo Pubblicità A vedere i sorrisi dei promotori del referendum – foto in evidenza – per l’ abrogazione parziale dell’ art. 9. L. 91del 1992, il che porterebbe l’ acquisizione della cittadinanza italiana a chi risiede legalmente per 5 anni, mi viene in mente l’immagine di chi sega il ramo sul quale è seduto. Libero ciascuno di pensarla come vuole, specie in un periodo storico in cui molti paesi europei stringono le maglie sull’immigrazionismo di qualunque matrice, ma la difesa del proprio Paese, oltre ad essere ancora un dovere costituzionalmente imposto, passa anche per la difesa delle proprie leggi quando esse difendono i nostri confini, la nostra integrità di popolo, le nostre tradizioni e il nostro modo di vivere occidentale. (la VOCE del TRENTINO)

Ne parlano anche altre testate

In Piazza Cavour, davanti all’ingresso della Consulta, si è svolto un flash mob per celebrare il risultato (LAPRESSE)

Il quesito mira, quindi, a modificare l’articolo 9 dell’attuale legge sulla cittadinanza, la numero 91/1992, che si basa sul cosiddetto ius sanguinis, il ‘diritto di sangue’. Si tratta di un referendum che propone di dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. (Tuttoscuola)

Gli italiani saranno chiamati a votare probabilmente nella primavera 2025, comunque entro tre mesi dalla vidimazione delle firme. Il Referendum Cittadinanza proposto da +Europa ha superato le 500.000 firme necessarie per far iniziare l’iter. (Demografica | Adnkronos)

Ius Scholae, follia social: vergogna #bastanegri

“Foti ha votato l’aumento dei tempi per la procedura, vuol dire che ha cambiato idea. Lo dice Riccardo Magi, segretario di +Europa, rispondendo ai cronisti a margine della consegna delle firme, in Cassazione, per il referendum sulla cittadinanza. (Civonline)

"Il Referendum Cittadinanza - commenta Druetti - non è in antitesi con una riforma sullo stesso tema. "Quello del referendum cittadinanza è un risultato straordinario, ottenuto grazie alla tenacia di chi ci ha creduto fin dall'inizio e a tutte e tutti coloro che hanno sostenuto la proposta in queste settimane". (Civonline)

Qual è stata la reazione del fu Twitter, ora X, al Referendum di Cittadinanza che ha raccolto più di cinquecentomila firme in poco tempo? Essendo X diventato l’argine rotto della nevrosi collettiva, la reazione è stata la più prevedibile: l’hashtag «bastanegri» in tendenza da due giorni. (La Stampa)