Optimus Tesla: la guerra commerciale rallenta l'esercito di robot di Musk
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Durante una recente conference call sugli utili di Tesla, lo stesso Elon Musk ha ammesso che la produzione di Optimus sta risentendo di questi controlli sulle esportazioni. La Cina, infatti, detiene una posizione dominante nel mercato delle terre rare, con una produzione stimata intorno al 61% del totale mondiale e addirittura il 92% della lavorazione, secondo i dati dell'IEA (Agenzia Internazionale dell'Energia). (HDblog.it)
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Con la continua escalation della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, Pechino sta adottando una delle sue tattiche preferite per rispondere ai dazi esorbitanti decisi dal presidente americano Donald Trump: limitare l'esportazione delle terre rare, i minerali critici utilizzati in molti prodotti elettronici ad alta tecnologia, dai jet da combattimento alle turbine eoliche. (Wired)
La Cina, infatti, colpita dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con tariffe addirittura del 145%, ha reagito presentando una causa in sede di Wto e introducendo una serie di contromisure tra cui il divieto di esportazione di 6 terre rare e altri materiali cruciali (come riportato dal New York Times), trascinando così negli impatti anche il settore tecnologie e dei servizi Tlc e digitali. (CorCom)
Il colosso guidato da Elon Musk, infatti, ha dovuto rallentare, secondo il New York Times, la produzione del suo robot umanoide Optimus proprio a causa di questa mossa. (Investire.biz)
La Mountain Pass Materials, sede a Las Vegas e miniere nel vicino deserto californiano, è un simbolo del sogno di Donald Trump: riportare l’industria in America, obiettivo dichiarato della guerra dei dazi. (la Repubblica)
Quando si alzano muri, prima o poi qualcuno ci va a sbattere. Il sogno del Cybercab, il robotaxi elettrico a guida autonoma, rischia di finire in un cassetto. (Virgilio)
L’intesa prevede il reciproco rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale, il contrasto congiunto ai locali gruppi armati non statali e il ritorno dei rifugiati. Gli Stati Uniti hanno recentemente favorito il raggiungimento di un accordo preliminare volto a porre fine al conflitto attualmente in corso tra il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo. (il Giornale)