Genova, condannato a sei anni e dieci mesi uno dei compagni di cella che picchiarono Luca Delfino

Genova, condannato a sei anni e dieci mesi uno dei compagni di cella che picchiarono Luca Delfino
Più informazioni:
Il Giornale d'Italia ESTERI

E' stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione Fahd Chebbi, il cittadino nordafricano accusato di avere minacciato, picchiato e intimidito insieme a un altro compagno di cella Luca Delfino, in carcere dopo essere stato condannato a 16 anni per l’omicidio di Antonella Multari, la ex fidanzata massacrata a Sanremo nel 2007. Il pubblico ministero Fabrizio Givri aveva chiesto la condanna a 8 anni, ma il tribunale ha concesso le attenuanti generiche. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Il verdetto è stato letto dal giudice Marco Verola, coadiuvato dai giudici Francesco Loschi e Sonia Grassi, nell’Aula degli Affreschi. Marini e Bocci sono stati condannati rispettivamente a due e tre anni di reclusione. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Condannati l’ex governatrice umbra Catiuscia Marini (nella foto nel giorno della conferenza stampa dopo l’avvio del primo filone dell’inchiesta), l’ex assessore alla Sanità Luca Barberini e l’ex sottosegretario e all’epoca segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci. (TuttOggi)

In aggiornamento (umbriaON)

Concorsopoli, l'ultimo atto. Il tribunale decide sull'inchiesta che ha cambiato l'Umbria

In camera di consiglio, la corte presieduta da Marco Verola, con Francesco Loschi e Sonia Grassi, dovrà stabilire la sentenza per cui a marzo i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti hanno avanzato 23 richieste di condanna e 7 di assoluzione, per un totale di quasi 39 anni di reclusione. (ilmessaggero.it)

"Il mio è stato un lavoro a difesa del servizio sanitario pubblico regionale. A tutela dei servizi e della capacità di innovazione": lo ha detto l'ex presidente della Regione Catiuscia Marini lasciando il tribunale di Perugia dopo la sentenza sui concorsi in sanità. (l'Adige)

Quello che colpì l’Umbria, terra che con il sisma convive da sempre, nella primavera del 2019. Un terremoto giudiziario conseguenza dell’inchiesta che ipotizzava l’esistenza di un sistema che avrebbe gestito nomine e assunzioni nella sanità. (LA NAZIONE)