Airbnb: “Rimuoveremo gli annunci senza Cin dal primo gennaio 2025”
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MILANO – Dal primo gennaio 2025 Airbnb rimuoverà tutti gli annunci sprovvisti di Cin, il codice identificativo nazionale destinato alle strutture ricettive. Lo ha ribadito oggi la piattaforma dopo avere già avvisato gli host nel corso degli ultimi mesi. Per supportarli con gli adempimenti, Airbnb ha attivato una linea di assistenza dedicata in collaborazione con l'associazione Altroconsumo, fornisce notifiche regolari e promemoria tramite l'applicazione, e ha lanciato una campagna per offrire linee guida e risorse aggiuntive. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Al di là delle sanzioni previste dalla legge, che sono state da poco spostate in avanti al primo gennaio del 2025, arriva così il colpo più duro per chi non si è ancora munito del codice antievasione. E riprende esattamente quanto era stato detto nei mesi scorsi nel corso di incontri tra il Governo e i big del settore, come Airbnb e Booking. (Il Sole 24 ORE)
Airbnb dice addio agli annunci senza CIN. La piattaforma per gli affitti brevi ha ufficializzato che, dal primo gennaio 2025, gli annunci sprovvisti di Codice Identificativo Nazionale (CIN) saranno eliminati dalla piattaforma. (Italia Oggi)
Affitti brevi: dal 2030 Airbnb e piattaforme digitali obbligate a versare l’IVA Airbnb ha ufficializzato che, a partire dal 1° gennaio 2025, non saranno più accettati annunci privi del CIN. (Immobiliare.it)
“Abbiamo già dato 600mila Cin e senza di questo non si potrà salire sulle piattaforme e tutti si dovranno adeguare” ha aggiunto Santanchè a margine della tappa senese del G7 del turismo a Firenze. (Travelnostop.com)
(Adnkronos) – Airbnb ha sostenuto a lungo l’adozione di una normativa nazionale per regolamentare gli affitti brevi in Italia e ha accolto con favore il nuovo sistema di registrazione delle strutture turistico-ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. (OglioPoNews)
Airbnb si schiera con l’introduzione del CIN, codice identificativo nazionale, misura introdotta dal Ministero del Turismo per rendere più chiaro e uniforme il sistema di regolamentazione degli affitti brevi in Italia grazie alla BDSR, la banca dati unitaria delle strutture ricettive dove chi offre ospitalità è obbligato a registrarsi entro il 1° gennaio del prossimo anno. (Qualitytravel.it)