Buchmesse, autori italiani preoccupati: manca strategia culturale. Aie: momenti di confronto

Tra i firmatari anche Dacia Maraini, Emanuele Trevi, Antonio Scurati a Melania Mazzucco “Preoccupazione” per “una mancanza grave di strategia culturale ed editoriale da parte della commissione straordinaria incaricata in Italia”, con la richiesta di “un momento di incontro pubblico” con autori tedeschi a Buchmesse. E’ il contenuto della lettera che 40 scrittori italiani, fra i circa cento che fanno parte della delegazione italiana che rappresenterà l’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte 2024, hanno inviato al direttore della Buchmesse Juergen Boos e al presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta (Primaonline)

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Protagonista del primo appuntamento è stata Stefania Tedesco, con il suo giallo “Ciatu Mei – Seconda indagine per Cecilia Orlandi”. Miscela D’oro 1946, nel suo cuore di Messina, ha ospitato “Chiacchiere d’Autore”: un format che unisce la scrittura al mondo della cucina. (Normanno.com)

Tra le altre cose, si chiede “un momento di incontro pubblico con scrittori e scrittrici tedeschi, e più in generale internazionali”, e si esprime preoccupazione per “una sequenza di prevaricazioni, di forme e gravità diverse, alle quali assistiamo negli ultimi due anni e delle quali spesso siamo l’oggetto, eventi singoli che mostrano una volontà esplicita di ingerenza sempre più soffocante della politica negli spazi della cultura…”. (Il Libraio)

Lo dice all'AdnKronos lo storico Alessandro Campi che non ha firmato la missiva inviata a Jurgen Boos, direttore della Buchmesse, e a Innocenzo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il ministro commenta la lettera inviata al direttore della Buchmesse e al presidente dell'Aie da quaranta scrittori che manifestano la loro "preoccupazione" per la gestione del nostro Paese lamentando "l'ingerenza della politica" (il Giornale)

Consisteva nel fare girare sempre lo stesso numero di bovini nelle varie fattorie del regime al crepuscolo, per dare l’illusione, ai visitatori esterni, dell’opulenza delle grandi masse. In realtà, le vacche del Duce erano sempre le stesse. (Liberoquotidiano.it)

L’evento, patrocinato dal comune di Fumone e dalla Pro Loco Fumone degli Ernici in collaborazione con l’associazione culturale Carpe Imaginem, ha un rilievo molto importante: la fotografa, reporter e documentarista polacca Bulaj, infatti, espone in tutto il mondo e collabora con le più prestigiose riviste internazionali. (Frosinone News)