Quattro famiglie lodigiane salvate dall’inferno di Cogne, fango e acqua avevano ormai circondato la loro baita VIDEO

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Morti sul lavoro

Fine settimana di paura a Cogne per quattro famiglie del lodigiano. Un gruppo di otto adulti e otto ragazzi e ragazze, residenti a Cervignano D’Adda e Galgagnano erano infatti nella Baita Fior di Roccia di Valnontey, frazione di Cogne, quando intorno alle 20 hanno visto scendere una frana alle spalle dell’abitazione. Impauriti, nel giro di poche ore, dopo le incessanti piogge del pomeriggio, hanno quindi assistito alla trasformazione del torrente che scorre di fianco alla baita in un fiume in piena. (Il Cittadino)

Su altre fonti

Le operazioni sono in corso lungo la strada, franata in più punti, tra il centro di Cogne e Valnontey. (La Repubblica)

Dalle valutazioni attuali i danni sono consistenti, ma per fortuna non riguardano le persone". "Anche oggi i tecnici delle opere pubbliche e della protezione civile sono impegnati in una serie di sopralluoghi per definire una prima stima dei danni. (Tiscali Notizie)

Domenica gli elicotteri della Protezione civile e della guardia di finanza hanno effettuato 92 turnazioni portando al campo sportivo di Aymavilles in totale 499 persone. E' ripartita questa mattina all'alba l'evacuazione dei turisti rimasti bloccati a Cogne a causa delle frane che hanno interrotto la viabilità verso il fondo valle. (Tiscali Notizie)

Alluvioni: affidarsi alla fortuna non è una buona idea

Curcio: "In Val d'Aosta situazione difficile, ma gestita con unità" “In Paese vi sono intere zone e abitazioni senza acqua, stiamo lavorando senza sosta per ripristinare l’acquedotto, speriamo già in serata”. (LAPRESSE)

Sabato 29 giugno il gruppo del CAI di Parabiago è rimasto bloccato a causa del maltempo. Una trentina di escursionisti erano impegnati nell’escursione alla Tete de Valpelline a 3800 metri, la durata del percorso totale sarebbe dovuta essere di 8 ore tra sabato 29 e domenica 30. (LegnanoNews.com)

Solo un miracolo ha evitato il peggio, ma i danni sono comunque ingentissimi e non ancora definiti (oltre che quantificati) nella loro interezza. Il maltempo che ha flagellato Piemonte e Valle d’Aosta nel fine settimana appena concluso suscita però pesanti interrogativi. (Montagna.tv)