USA, i prezzi alla produzione in crescita a giugno

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Finanza.com ECONOMIA

I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% nel mese di giugno, secondo quanto riportato dal Dipartimento del Lavoro americano (BLS). Questo incremento segue una variazione nulla nel mese precedente e supera le aspettative degli analisti, che avevano previsto una crescita dello 0,1%. Su base annua i prezzi alla produzione hanno registrato un incremento del 2,6%, superando il consensus del +2,3% e il +2,4% del mese precedente. (Finanza.com)

La notizia riportata su altri media

e 3,4% in precedenza (0,1% su base mensile contro 0,2% previsto e 0,2% in precedenza) L’inflazione alimentare statunitense CPI di giugno è stata dello 0,2%, anche l’inflazione immobiliare è stata più alta dello 0,2%, mentre gli affitti sono aumentati dello 0,3% su base mensile. (XTB)

Il dato principale market mover di questa settimana non solo per Wall Street, attenzionato dalla Fed di Jerome Powell ma anche dalla Bce di Christine Lagarde nel caso dell’Eurozona, ha messo in evidenza una crescita dell’inflazione degli Stati Uniti in discesa, fattore positivo per i mercati. (Finanzaonline)

Peter Schiff, economista di spicco e acerrimo nemico di Bitcoin (CRYPTO:BTC), ha criticato il ruolo della Federal Reserve nella gestione dell’inflazione e ha promosso un ritorno al gold standard (sistema monetario in cui il valore della valuta è legato all’oro). (Benzinga Italia -Economia)

Crolla il dollaro dopo i dati su inflazione di giugno

Su base mensile sono invece calati dello 0,1%, mentre il mercato si attendeva un aumento dello 0,1% (a maggio erano rimasti invariati). Il dato di oggi rafforza l’ipotesi che la peggiore impennata dei prezzi degli ultimi quarant’anni si stia progressivamente attenuando e potrebbe presto portare a tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. (Il Sole 24 ORE)

L'inflazione negli Stati Uniti ha rallentato ancora nel mese di giugno, facendo meglio delle stime degli analisti e rafforzando le speranze per un taglio dei tassi ravvicinato da parte della Federal Reserve. (LA STAMPA Finanza)

Il presidente della FED, Jerome Powell, nelle ultime settimane, ha sempre dichiarato di attendere dei dati macroeconomici che confermassero un concreto sentiero di flessione per le pressioni inflazionistiche prima di procedere a un cambio nelle politiche monetarie della banca centrale USA. (IG)